PITIGLIANO – Per celebrare il centenario dalla nascita di Alberto Manzi, conosciuto da tutti come il “Il maestro d’Italia”, il Comune di Pitigliano ha acquistato 95 copie della sua illustre opera “La luna nelle baracche” e le ha donate agli studenti e alle studentesse della scuola secondaria di primo grado di Pitigliano. A consegnare le copie agli studenti il 22 aprile sono stati il sindaco, l’assessora comunale alla pubblica istruzione e l’assessora al sociale, alla presenza della dirigente scolastica Anna Rosa Conti.
La luna nelle baracche, pubblicato nel 1974, è il primo romanzo di un ciclo di opere che restituisce il senso profondo di quella realtà umana e sociale del Sudamerica che Alberto Manzi aveva vissuto con la coscienza dell’autentico educatore. Il libro racconta la storia di Pedro, il più forte contadino del villaggio che lavora più di tre muli. Ma sa leggere e scrivere. Pensa e parla troppo, consapevole che ai suoi compagni basterebbe un po’ di alfabeto per iscriversi al sindacato e difendere i propri diritti. Per queste sue convinzioni, Pedro è agli occhi di chi comanda un uomo pericoloso, il simbolo della resistenza di un popolo che vive in situazioni disumane, sfruttato dai proprietari terrieri che usano la violenza.
“Alberto Manzi, noto per il suo impegno nell’educazione e nella lotta all’analfabetismo, ha lasciato un segno indelebile nel campo dell’istruzione con la sua visione progressista e umanistica. – afferma l’assessora all’istruzione di Pitigliano – Il Comune ha voluto donare agli studenti questo libro, per il potente messaggio che veicola, sull’importanza dell’istruzione e dell’educazione, considerate dal maestro Manzi il più importante strumento di emancipazione e di riscatto sociale, per arrivare alla consapevolezza dei propri diritti e alla ricerca della loro piena affermazione”.
La donazione dei libri è stata accompagnata da una lettera in ricordo di Manzi, a firma del sindaco.
“Grande personaggio, scrittore, poeta, pedagogista, – aggiunge il sindaco di Pitigliano – Alberto Manzi è stato un esempio di cittadinanza attiva, di lotta per i diritti e di impegno quotidiano. È arrivato a Pitigliano negli anni Ottanta con un bagaglio straordinario di esperienze di vita e di attività pedagogica e con una grande notorietà. Ha portato la sua visione illuminata sull’insegnamento nelle scuole del nostro Comune, è stato sindaco di Pitigliano e ha lasciato a questo territorio una grande eredità: il Museo all’aperto Alberto Manzi, che nasce proprio dalla volontà del maestro, di spiegare l’area del tufo con un parco di natura didattica. Donare una sua opera agli studenti e alle studentesse della nostra scuola ci è sembrato il modo migliore per ricordarlo, in occasione di una ricorrenza così importante come il centenario della nascita.”