MANCIANO – Come ogni anno per il 25 aprile la sezione Anpi di Manciano renderà omaggio al Monumento ai caduti per la Libertà (il primo monumento dedicato alla Resistenza realizzato in Provincia di Grosseto, nel 1953).
“Lo faremo – dichiara l’Anpi di Manciano – con un presidio, momento di incontro e di discussione sull’attualità della Festa della Liberazione e il significato di questa giornata in un contesto caratterizzato dalla crisi dei sistemi democratici, anche in Europa, e da guerre sanguinose che minacciano la pace internazionale. Il 25 aprile è una festa che deve essere celebrata da tutti e tutte perché ricorda la conclusione dell’occupazione nazista dell’Italia e la fine di una disastrosa guerra nella quale il fascismo aveva trascinato il paese”.
“Resistere significò saper dire di no – prosegue l’Anpi, citando Francesco Chiccon -: sia chiaro non si crei un’altra retorica intorno alla Resistenza. Perché essa è stata odio della guerra, guerra contro la guerra, rifiuto della guerra fascista; la Resistenza fu volontà di ritorno agli affetti, alla casa natale, agli studi, al lavoro, alla pace; e poiché c’era l’aguzzino che voleva impedire tutto ciò, si impose la strada dei boschi, la lotta per non essere coinvolti nell’ultima rovina della patria. Ritrovare le verità buone della vita al di là della menzogna, questo è il senso della Resistenza; vedere che bisogna finirla con la guerra tirannica e infame, e bisogna assumersi in questo senso tutte le responsabilità”.
“La Resistenza fu un movimento plurale, donne e uomini di diversi orientamenti politici combatterono assieme per quasi due anni, uniti dai comuni ideali della lotta contro il fascismo, regime violento che tanti lutti aveva causato al paese, e contro l’occupante nazista – dichiara l’Associazione nazionale partigiani d’Italia -. La Liberazione pose le basi per la nascita di un paese democratico dotato di una Costituzione che garantisce a ogni cittadino diritti, partecipazione, libertà fondamentali di cui godono anche coloro che disprezzano la stessa carta costituzionale. Un paese democratico dove la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei modi definiti dalla Costituzione stessa. Sono i cittadini che devono esercitare questa sovranità, perché, come scrive Alessandro Portelli: «Tutelare la cultura, il paesaggio, l’ambiente, rimuovere gli ostacoli che impediscono l’uguaglianza di tutti gli esseri umani, ripudiare la guerra, è prima di tutto compito nostro. Se il territorio va in sfacelo, se l’Italia è disuguale, se spendiamo più per la guerra che per la scuola, è anche perché noi cittadini abbiamo trascurato la cura del territorio e indebolito la lotta per l’uguaglianza e per una politica attiva di pace”.
“E anche per riappropriarci di questi diritti fondamentali, per esercitarli, festeggiamo il 25 aprile, festa della Liberazione e della Costituzione – conclude Anpi -. Diamo appuntamento a tutte le persone democratiche e antifasciste, davanti al monumento di Manciano, all’incrocio fra via Gramsci e via Martiri della Libertà, dalle 10 alle 12. Viva il 25 aprile festa dei diritti, della cittadinanza, della partecipazione”.