GROSSETO – “Uno Stato civile non può permettere che nelle sue carceri si verifichino in media due morti a settimana. Servono maggiori risorse per strutture e personale oltre ad efficaci misure di recupero dei detenuti e prevenzione dei reati”. È quanto dichiara il deputato Pd Marco Simiani in visita oggi, lunedì 22 aprile, agli istituti di pena in provincia di Grosseto, assieme a Stefano Rosini, consigliere comunale Pd del capoluogo e Irene Marconi, assessore al Comune di Massa Marittima.
“I penitenziari ispezionati presentano luci ed ombre – prosegue Simiani -. Per questo voglio ringraziare dottoressa Iuliano e dottoressa Morrone per la loro disponibilità e per la capacità di gestire, visto il contesto, queste due complesse strutture carcerarie. Il sovraffollamento e la carenza di personale è una delle maggiori criticità che caratterizza soprattutto il carcere Circondariale di Grosseto, 27 detenuti presenti per soli 15. Per quanto riguarda la struttura di Grosseto mi auguro che il nuovo carcere, già finanziato dal Dap, possa essere realizzato in tempi brevi e con gli agenti previsti (attualmente in sotto organico di otto unità)”.
“Il carcere di Massa Marittima (anch’esso in sotto organico di otto unità) è una struttura integrata con la realtà comunale dove le tante attività possono esser d’esempio per molte realtà carcerarie – commenta Simiani -. È comunque indifferibile sollecitare la ristrutturazione di una ala del carcere per dare creare nuove attività di recupero per i reclusi. È inoltre necessario garantire la salute dei detenuti anche attraverso la telemedicina e dotare i pazienti psichiatrici di spazi e percorsi terapeutici idonei”.
“Per questo chiederò un incontro con la direzione generale della Asl sud est per allineare alcune richieste che sono fondamentali per garantire la salute dei reclusi – conclude Simiani -. Se rieducazione e l’inserimento devono essere le finalità del carcere è altrettanto fondamentale prevedere adeguati progetti di prevenzione: la maggior parte dei detenuti (anche nella nostra provincia) sono stranieri, spesso molto giovani e per piccoli reati. Una società che promuove l’integrazione virtuosa è una società con meno crimini. Mi attiverò con il Dap affinché gli attuali problemi vengano risolti”.