CAMPAGNATICO – Il presidente e il consiglio direttivo della Pro loco di Campagnatico hanno raccolto l’invito al confronto avanzato nei giorni scorsi a mezzo stampa da Confcommercio Grosseto sul tema sagre e lo scorso lunedì, nella sede Ascom di Grosseto, si è tenuto l’incontro con il direttore di Confcommercio Grosseto, Gabriella Orlando, il presidente della stessa Pro loco, Andrea Viani e un’altra rappresentante dell’associazione campagnatichese.
“E’ stata una riunione illuminante – racconta il direttore Orlando – perché ci ha dato modo di conoscere l’importante e meritoria mole di lavoro che la Pro loco di Campagnatico realizza ogni anno non soltanto con l’obiettivo di promuovere il territorio di competenza, ma anche e soprattutto per tenere in vita e possibilmente sviluppare quel sistema di relazioni sociali e culturali unico argine allo spopolamento dei piccoli borghi della Maremma. Per noi di Confcommercio la rigenerazione dei borghi quali luoghi di vita pulsante, commerciale ma anche sociale, è un tema di fondamentale importanza al quale dedichiamo molte energie. Apprendere, dunque, che tale obiettivo è condiviso e portato avanti nei fatti anche dalla Pro loco di Campagnatico è stato molto soddisfacente e ci ha dato l’opportunità di focalizzare meglio la ‘questione sagre’ del paese, dalla quale va tenuta fuori la Pro loco, il cui esempio è invece da considerarsi esemplare”.
“Grazie al presidente Viani – prosegue Gabriella Orlando, direttore Confcommercio Grosseto – abbiamo infatti potuto prendere atto della trasparenza dell’associazione in fatto di bilanci, nonché dell’efficacia dei progetti portati avanti in questi anni per tenere unito e vivo il paese. Il Palio dei Ciuchi è indubbiamente una delle tradizioni storiche più importanti e antiche della Toscana la cui organizzazione da diversi anni a questa parte è in capo proprio alla Pro loco. Ma non c’è solo quello. Le attività a favore delle scuole del borgo sono costanti, così come gli appuntamenti culturali incentrati anche sulle tradizioni popolari. Poi c’è il progetto ‘Storia, tradizione, personaggi e luoghi in Di Venire’ che mettendo a sistema le professionalità locali (architetti, artigiani, ecc.) guarda al futuro valorizzando la storia e la cultura di Campagnatico. Insomma, fa tutto quello che deve fare una Pro loco. E quanto agli eventi da questa programmati per l’estate 2024 e inseriti nella famosa delibera di Giunta che tanto ha fatto discutere, va rilevato come questi soltanto in un caso facciano riferimento a una sagra: quella del tortello, strozzaprete e lumaca che va dal 26 luglio al 4 agosto, ovvero 10 giorni consecutivi. Gli altri due eventi sono appuntamenti di natura prettamente religiosa, collegati alle tradizioni più storiche di Campagnatico. L’impegno del sodalizio guidato dal presidente Viani, dunque, può essere solo che apprezzato”.
“Perplessità restano, invece – conclude il direttore di Confcommercio, Gabriella Orlando – sugli altri 40 e più giorni di sagre autorizzati dall’amministrazione comunale. Se a Campagnatico capoluogo la Pro loco per supportare tutte le attività culturali e di promozione del territorio, oltre che le manifestazioni religiose più tipiche come il Palio dei Ciuchi, realizza in maniera corretta una sola sagra di dieci giorni, ad Arcille, dove insistono ben cinque ‘sagre gastronomiche’ per oltre 30 giorni complessivi cosa succede? Resta forte il dubbio che tali iniziative siano soltanto una scusa per aprire un mega ristorante a cielo aperto in deroga alle norme previste per la ristorazione professionale. Per questa ragione come già annunciato qualche giorno fa confermiamo la determinazione a sollecitare specifici controlli da parte di tutti gli enti di competenza”.