GROSSETO – Una fuga rocambolesca, passando sotto la saracinesca quasi chiusa della Questura, poi un salto dalla balaustra e via come una lepre sino a salire su un autobus dove gli agenti della Polizia lo hanno fermato e arrestato di nuovo.
Un tunisino di 34 anni è stato arrestato ieri a Grosseto dalle volanti per spaccio. L’uomo era stato fermato in via Buozzi e trovato in possesso di 17 ovuli tra cocaina e eroina, di quelli pronti da ingoiare in caso di necessità. Trasferito in questura aveva dato un nome falso.
I poliziotti in breve tempo sono riusciti a risalire all’identità dello straniero, e a ricostruire il suo passato. Nel 2023 era stato espulso dall’Italia con un volo charter e tre settimane è rientrato in Italia, a Grosseto, dove vivono alcuni parenti.
Nel frattempo fuori dalla Questura è arrivato un cugino dell’uomo. Ha chiesto di vederlo. Quando gli è stato negato ha iniziato a tagliarsi. Una situazione che ha creato un momento di confusione di cui ha approfittato l’arrestato che è passato sotto la fessura della saracinesca che chiude la porta della Questura. Pochi centimetri che sono bastati per consentirgli la fuga. Poi il salto dalla balaustra e via di corsa sino a riuscire a salire su un autobus che stava ripartendo.
I poliziotti però non lo hanno perso di vista e con l’auto intraversata hanno fermato il bus, arrestando, nuovamente, lo spacciatore.
L’arresto era obbligatorio per mancata espulsione precedente e facoltativo per quinto comma del 73 oltre che per l’evasione.
Questa mattina, davanti al giudice Agnieszka Karpinska, l’uomo, assistito dall’avvocato Federica Putignano, ha ammesso di aver problemi di debiti in patria e di essere fuggito per quello, ma non ha voluto rilasciare dichiarazioni su tutto il resto.
Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere oltre a dare il nulla osta per il rimpatrio.