MONTE ARGENTARIO – “Nell’uovo di Pasqua installato in piazza, recentemente sostituito da una notte stellata che più che il quadro di Van Gogh pare un revival anacronistico del Natale 2023 (o forse un anticipo di quello del 2024?), l’Amministrazione comunale ha inserito diverse sorprese che hanno lasciato la cittadinanza stupìta”. Così il Pd di Monte Argentario critica l’operato dell’Amministrazione comunale.
“Tante sono le novità che il nostro caro sindaco ci riserva per la stagione ormai alle porte – continuano dal Pd -, ad esempio le transenne installate lungo via Martiri d’Ungheria e quelle che verranno installate in altre vie del paese (sono state acquistate transenne per 500 metri), che hanno creato scompiglio tra i residenti delle strade in questione, ma soprattutto non è stata creata prima l’alternativa, ovvero la disponibilità di parcheggi per i residenti delle zone interessate in sostituzione di quelli eliminati”.
“Un’altra bella novità – afferma il Pd – è l’introduzione della Ztl nella zona Pilarella dalle 11 alle 20 nei weekend da marzo a metà giugno, che sarà l’anticipo della tanto contestata zona pedonale della scorsa estate. Non è forse meglio introdurla negli orari serali piuttosto che nella fascia oraria indicata?
Sorprendente è anche venire a conoscenza del fatto che la neonata azienda speciale Argentario, Mobilità e Ambiente, sulla carta già in essere da diversi mesi e che si sobbarcherà il problema di risolvere la stragrande maggioranza dei problemi del territorio, in tempi record ha già visto le dimissioni del presidente, la sostituzione con uno dei due rimanenti componenti del cda e la nomina di un nuovo terzo componente”.
“A proposito del campo sportivo di Porto Santo Stefano, sul quale la precedente Amministrazione comunale stava proseguendo con il progetto di sostituzione della pozzolana con il manto sintetico, ampiamente contestato dal nostro sindaco in quanto avrebbe voluto creare un nuovo campo sportivo all’interno dell’ex Aeronautica militare e lasciare la destinazione urbanistica attuale del Maracanà, ovvero un parcheggio: avevamo ragione? Come mai si è cambiata idea? Per restare sul tema dell’ex deposito, da un accesso agli atti effettuato nei giorni passati, abbiamo dedotto che gli immobili ivi presenti furono oggetto di una procedura pubblica di assegnazione datata maggio 2018, con un bando che parla di assegnazione temporanea per l’uso degli spazi di proprietà comunale, ma che al contempo nelle premesse della determinazione dirigenziale di approvazione del suddetto bando si precisa che il Comune, all’epoca, aveva sottoscritto un contratto di comodato d’uso gratuito con l’Aeronautica militare e che questa poco dopo ha consegnato al Comune un tratto dell’ex oleodotto militare”.
“Vogliamo fare chiarezza e capire se è possibile utilizzare sempre quel bando e quella graduatoria – dichiara il Pd, nonché capire perché le associazioni stanno già usufruendo degli immobili, quando nella lettera di risposta è specificato che ‘L’Amministrazione attuale sta procedendo alle verifiche tecniche necessarie al completamento della procedura’: questo significa che gli immobili non sono sicuri e sono già stati consegnati alle associazioni, con manutenzione a loro carico?”.
“Per concludere – afferma il Pd -, vorremmo tornare sull’errore che ha indotto l’Amministrazione a ritirare all’ultimo momento la delibera di Consiglio comunale di approvazione del piano attuativo nell’area ex-Cirio di Porto Ercole. L’area è prevista essere destinata a fini turistico-ricettivi, a fronte di una segnalazione che avrebbe evidenziato che i termini per l’approvazione dello stesso, a decorrere dall’approvazione della variante urbanistica sulla zona, sarebbero scaduti a dicembre 2023. La variante non era stata novellata nel 2019? Se così fosse, i termini non sarebbero scaduti. Se fosse andata come ha spiegato il sindaco, perché in una questione così delicata che attanaglia Porto Ercole ed il Comune intero da diversi anni ormai è stato commesso un errore così clamoroso? Cosa ne pensano i portercolesi? Speriamo che, tra ritardi e modifiche, la proprietà non decida di abbandonare il progetto e che questo sia sviluppato nell’interesse pubblico dei portercolesi, oltre quello privato degli investitori”.