GROSSETO – “I dati sul turismo in Toscana diffusi dalla Regione, oltre ad essere interessanti sulla tenuta del settore nel 2023, lo sono anche in ambito sanitario, in quanto confermano quanto da tempo vado dicendo rispetto ad una provincia di Grosseto che, nel periodo del boom turistico, vede aumentare esponenzialmente le presenze, senza un sufficiente riequilibrio di personale medico e sanitario”. Così il consigliere regionale di Merito e Lealtà Andrea Ulmi, vicepresidente della Commissione Sanità, dà una lettura in chiave differente rispetto a quello che è il semplice ambito turistico.
“Da tempo – afferma Ulmi – mi sono fatto portavoce di medici, infermieri e personale sanitario che denunciano una pressione insostenibile nel periodo estivo, sia sugli ospedali che sui pronto soccorso, dovuti ad una popolazione maremmana che cresce in base alle presenze turistiche. È proprio il dato sugli ambiti che ci fa vedere come, in provincia di Grosseto, si viaggi su cifre di poco inferiori a sei milioni di presenze, contro le poco più di tre dei due ambiti senesi, mentre quelli aretini restano sotto al milione”.
Da questi dati il ragionamento di Ulmi. “Credo che chi governa la Regione – afferma il consigliere di Merito e Lealtà – non possa farlo a compartimenti stagni, ma debba avere una visione più ampia. Mentre, magari, ci rallegriamo per un turismo che ha tenuto, nonostante la crisi e il ritorno della concorrenza straniera, dall’altra bisogna far fronte alle criticità che questo può comportare e la pressione su ospedali e pronto soccorso, con rischio di ‘burn out’ del personale, è uno di questi. Accanto a ciò va considerato anche un servizio che deve rimanere adeguato per l’utente. Più volte, peraltro, questa situazione schizofrenica è stata denunciata anche dal sindaco Vivarelli Colonna a tutela dei propri cittadini”.
“Sui nosocomi maremmani – afferma poi il vicepresidente della commissione sanità – il dato non tiene conto di quei comuni dell’Alto Lazio, mete turistiche anch’essi, il cui riferimento è Orbetello che va a subire ulteriore pressione nel periodo di massima affluenza”.
Da qui la richiesta del consigliere di Merito e Lealtà alla Asl: “Come ho avuto modo di dire sul palco degli Industri nel convegno organizzato dal Comune di Grosseto – conclude Andrea Ulmi – la Asl non può non tenere conto di questi dati e deve riequilibrare le forze in campo, magari dirottandole da quelle zone che hanno meno presenze turistiche e che, se anche le hanno in maniera simile, sono sicuramente più diluite nel corso dell’anno, come le città d’arte, per rafforzare quelle, come nel caso della provincia di Grosseto, dove delle quasi sei milioni di presenze almeno cinque sono concentrate nel periodo estivo, mettendo a dura prova l’intero sistema sanitario. Nel frattempo proporrò che la quota capitaria che la Regione paga alle Asl sia ponderata, cioè che tenga di conto degli aumenti di popolazione che si verificano in determinati periodi dell’anno”.