Conciliare studio e lavoro non è mai semplice. Per tanti studenti e studentesse, però, si tratta di una necessità, perché non sempre i genitori sono in grado di sostenere senza fatica le rette universitarie e le spese per il sostentamento dei propri figli, mentre, in altri casi, la ragione può essere anche semplicemente legata al desiderio di un maggiore senso di libertà. Per essere in grado di trovare un buon lavoro, inevitabilmente, è necessario partire da un curriculum vitae ben scritto e accattivante: qui puoi trovare un esempio cv studente universitario. In questo articolo, invece, proviamo ad analizzare i migliori lavori per studenti, sulla base del compromesso tra sostegno economico e tempo per lezioni ed esami.
Perché lavorare mentre si studia?
La maggior parte delle persone che ha lavorato (o lavora) durante l’università certamente direbbe che può essere necessario fare qualche piccolo sacrificio, ma sicuramente parlerebbe anche di quanto l’esperienza sia arricchente sul piano umano e professionale. Lavorare mentre si studia, infatti, ha anche dei benefici pratici che non si dovrebbero trascurare e che, forse, vengono riconosciuti più facilmente a posteriori. Il più evidente, a nostro avviso, riguarda l’acquisizione di una capacità organizzativa superiore, che si traduce soprattutto in una migliore gestione del tempo a disposizione. Familiarizzare col mondo del lavoro già durante l’università può fornire una marcia in più per il futuro, perché significa anche sapersi rapportare in maniera più matura e professionale con colleghi e superiori. In ultima battuta, bisogna tener conto del fatto che spesso i datori di lavoro prediligono candidati e candidate che abbiano già avuto qualche esperienza lavorativa.
Le migliori forme contrattuali per chi studia
Per quanto riguarda contratti e orari, non esiste una regola universale e sempre valida per gli studenti, perché tanto dipende dal tipo di frequenza richiesta dall’istituto di formazione: chi ha necessità di seguire le lezioni, per esempio, potrebbe dover escludere qualsiasi lavoro richieda impegno mattutino o nel primo pomeriggio, mentre nei casi di frequenza non obbligatoria la flessibilità può essere decisamente maggiore e tante università, non soltanto quelle telematiche, oggi tendono a offrire maggiori opzioni in tal senso. In generale, comunque, una delle opzioni più gettonate per gli studenti è il lavoro nel fine settimana: un’attività che impegni soltanto i weekend libera automaticamente tutti i giorni infrasettimanali per le lezioni e lo studio. Una formula per certi versi simile e per questo spesso inseguita dagli studenti è quella del contratto part-time: in queste situazioni il monte ore è variabile, ma è equamente distribuito nel corso della settimana, con un impegno quotidiano, ma a bassa intensità. Non sono, però, le uniche opzioni possibili: per fare la scelta giusta, infatti, rimane essenziale valutare con grande attenzione le proprie esigenze e abitudini.
Ripetizioni e aiuto compiti
Per gli studenti, offrire ripetizioni o aiuto nei compiti è una delle primissime scelte quando si tratta di dover lavorare mentre si frequenta l’università. Il grande vantaggio di questo genere di attività è che si tratta di un lavoro flessibile per sua stessa natura, perché gli appuntamenti devono necessariamente essere concordati e fissati in orari comodi per tutte le persone coinvolte. Di solito, le ripetizioni e l’aiuto nello studio a casa sono proposti a ragazzi e ragazze che frequentano scuole medie e superiori, consentendo agli studenti universitari di frequentare senza alcun tipo di problema le lezioni mattutine e quelle del primo pomeriggio. Sul piano dei guadagni, il margine è piuttosto ampio: si può partire dai 10€ all’ora e si può arrivare anche a 30€, in base alla materia scelta e al livello di conoscenza che si ha, ma i prezzi medi cambiano anche da città a città. Le materie scientifiche sono molto richieste, ma non sono da meno le lingue straniere e il temutissimo latino. Trovare qualche giovane studente a cui offrire ripetizioni è anche più facile grazie ai social network e alle numerose piattaforme dedicate, mentre organizzare lezioni anche in videochiamata aggiunge un ulteriore margine di flessibilità e comodità.
Lavorare nei negozi come commessi
Un’altra grande opportunità per gli studenti è lavorare come commessi. Uno dei benefici più evidenti, in questo genere di attività, è quello di poter concordare i turni in base alle proprie esigenze, magari per un numero limitato di ore, possibilmente pomeridiane o serali, così da poter conciliare nella maniera migliore possibile anche le lezioni e lo studio. Anche se meno riconoscibili, però, questa mansione porta in dote altri benefici, come per esempio lo sviluppo di maggiori capacità comunicative che possono essere sfruttate pressoché in qualsiasi contesto e lavoro futuro, ma anche del problem solving, altra soft skill sempre utile e sempre apprezzata dai recruiter. La mansione di commesso può essere funzionale allo sviluppo di abilità nella vendita o nell’arte della negoziazione: anche quando non strettamente collegate al futuro lavoro, si tratta di doti da non trascurare.
Camerieri o fattorini
Nei ristoranti e nelle pizzerie lavorano tanti studenti alla ricerca di un modo per affrontare meglio la propria vita universitaria per sostenere le spese essenziali o emanciparsi dai genitori che, comunque, forniscono un aiuto pratico e fondamentale. Anche in questo caso, la mansione può sposarsi bene con l’impegno quotidiano di seguire le lezioni o dello studio pomeridiano, perché il sistema dei turni consente di sfruttare le ore serali oppure i fine settimana. Indubbiamente, a volte potrebbe essere necessario rinunciare a qualche ora di sonno, ma l’aspetto formativo del rapporto con il pubblico è estremamente importante e, soprattutto, spendibile nel futuro anche in moltissimi altri contesti. Per gli studenti che si occupano di consegne a domicilio, invece, l’aspetto più positivo è la mancanza del potenziale stress della relazione col pubblico, unito alla leggerezza di una pedalata, magari in orario serale.
Barman: un po’ lavoro, un po’ arte
Lavorare come barman è un’esperienza simile, ma non esattamente identica, a quella del cameriere. Anche in questo caso, il principale vantaggio deriva dal fatto di poter scegliere l’orario serale o il fine settimana, ma ci sono anche molti bar, specialmente nei lidi, che cercano lavoratori stagionali, con gli studenti che rappresentano una delle principali risorse in tal senso. A seconda del grado di esperienza, il lavoro può essere mediamente più remunerativo perché lavorare come barman, a volte, somiglia molto a un’arte. Il contatto con il pubblico è un fattore cruciale in questo tipo di attività e qualche ora di sonno in meno è compensata dalla possibilità di essere sempre in contatto con persone nuove.
I lavori creativi e quelli digitali
I lavori creativi, che per studenti con esperienza limitata tendono a essere meno redditizi, permettono di coltivare le proprie passioni e, anche per questo, difficilmente vengono vissuti come una fatica. Musicisti, fotografi e videomaker sono attività che possono garantire qualche guadagno, seppur spesso legate a eventi specifici e quindi senza l’opportunità di un introito fisso e regolare. Tra i lavori sempre più richiesti, invece, quelli digitali sono attualmente una delle migliori opportunità per studenti perché evitano la scomodità degli spostamenti da casa al lavoro e, spesso, non seguono orari particolarmente rigidi. In questa categoria, tanti giovani lavorano come social media manager, sviluppando capacità che sono ormai imprescindibili in qualsiasi settore, o come web editor, migliorando le proprie abilità nella scrittura, anch’esse sempre spendibili. Tra i lavori che richiedono un maggiore grado di specializzazione, invece, rientrano quelli legati al marketing digitale o allo sviluppo di siti web.
Babysitter e dogsitter
Lavorare come babysitter è un’altra attività molto comune fra gli studenti universitari, perché l’impegno richiesto è solitamente limitato a qualche ora al giorno. Molti genitori cercano babysitter che possano dare un aiuto specialmente nelle prime ore pomeridiane, in cui i figli potrebbero rischiano di rimanere da soli a casa dopo l’uscita da scuola. Per quanto riguarda la mansione di dogsitter, invece, tanto dipende dalle esigenze dei padroni e dalle abitudini del cane: in alcuni casi, è sufficiente accompagnare il cane a fare una passeggiata nei pressi dell’abitazione o in un parco, in altri casi i padroni chiedono ai dogsitter di prendersi cura del cane direttamente a casa, specialmente in occasione di trasferte di lavoro o vacanze.
Ma ci sono anche altre opportunità da valutare…
Naturalmente, quelle di cui abbiamo parlato in questo articolo sono solo le principali scelte degli studenti perché consentono di conciliare in modo più facile gli impegni universitari, come lo studio e gli esami, e l’orario di lavoro. Le opzioni, però, sono molteplici: il mercato del lavoro sta cambiando ed è sempre più digitale, aprendo nuove strade e nuove opportunità e il modo migliore per orientarsi, per tutti gli studenti, è quello di valutare con grande attenzione le proprie necessità. Il resto, inevitabilmente, lo fa la capacità di organizzarsi per gestire il tempo a disposizione per non dover sacrificare troppo altre componenti fondamentali della vita di un giovane.