GAVORRANO – Nel pomeriggio di ieri, martedì 9 aprile, al centro congressi degli ex Bagnetti, si è tenuta, alla presenza di un numeroso pubblico, la presentazione pubblica del progetto Emporio diffuso di comunità, finanziato dal Gal Far Maremma con fondi Psr 2014-2022, che prevede la realizzazione di un Emporio di comunità diffuso promosso da un network di enti del terzo settore del territorio.
«Capofila del progetto Vab Toscana, orgogliosa di aver creato questo network di soggetti del terzo settore – afferma Stefano Bianciardi, referente provinciale – che ha portato alla stipula di un accordo di comunità, punto di partenza per la costruzione di un sistema proiettato a promuovere un welfare di prossimità condiviso».
I partner sono: Asd Bivio Ravi, Avis Gavorrano-Scarlino, Arcobaleno cooperativa sociale (che si è occupata tra l altro della stesura del progetto), il Melograno cooperativa sociale e con la collaborazione e partenariato di Comune di Gavorrano, Parco Tecnologico e Archeologico delle Colline Metallifere, Auser Gavorrano, il Mandorlo Odv, associazione Mutuo Soccorso Caldana e Proloco Bivio Ravi- Potassa.
In sintesi si propone di rifunzionalizzare, nel Comune di Gavorrano, alcune strutture in uso alle associazioni presenti nel partenariato primario.
«La nostra idea di Emporio diffuso di comunità si traduce nella creazione di alcuni presidi dislocati nel territorio comunale di Gavorrano che, in rete tra loro, riescano a fornire servizi e attività di prossimità».
La nuova sede della Vab alle Basse di Caldana, uno spazio attualmente in disuso, sarà un luogo rigenerato dove l’associazione potrà sviluppare al meglio le progettualità di protezione civile e cura dell’ambiente e al contempo divenire un nodo della rete dell’Emporio attivando una biblioteca degli strumenti e delle attrezzature accessibile a tutti: un luogo dove la comunità possa mettere a disposizione strumenti, come il trapano per esempio, che possono essere prese in prestito esattamente come un libro nelle biblioteche contrastando il consumismo e lo spreco.
In posizione strategica rispetto alla frazione Bivio di Ravi, invece la sede della Proloco sarà uno dei presidi dell’Emporio diffuso in grado di erogare, con aperture calendarizzate, servizi in supporto al digital divide e alla popolazione fragile quali (solo a titolo di esempio): – prenotazioni visite specialistiche – prenotazione prelievi ed esami – ritiro referti dal fascicolo sanitario elettronico – certificati anagrafici – invio resi e-commerce o supporto negli acquisti- prenotazione vaccinazione – creazione identità digitale – sostegno per i portali Inps, Inail e Sst – possibili collegamenti con i servizi sociali territoriali, postali, le farmacie e con gli uffici del Comune per attivazioni specifiche.
Gli altri due presidi saranno realizzati a Bagno di Gavorrano nella sede dell Auser e a Gavorrano nella sede dell AVIS. L attività di questi sportelli inizierà il 3 maggio 2024 per tutti i venerdì a seguire dalle 9 alle 11 presso il Bivio e dalle 11,30 alle 13,30 presso il Bagno di Gavorrano. I servizi presso la sede dell Avis invece saranno programmati e divulgati a breve.
Anche l’efficientamento energetico e il rifacimento del manto dell’impianto sportivo della Asd Bivio Ravi diviene un presidio fondamentale dell’Emporio di intercettazione della fascia giovanile e di contrasto ai fenomeni come la sedentarietà e la dispersione scolastica. Uno spazio che diventa oggetto di un’offerta di animazione in ottica outdoor education per bambini/e e presidio di contrasto al disagio giovanile in collaborazione con la cooperativa Arcobaleno che da lì partirà per realizzare anche azioni di educativa di strada.
«Questo progetto – afferma la sindaca Stefania Ulivieri – abbraccia tutte le fasce di età e anche diversi ambiti di intervento cari a questa amministrazione valorizzando il tessuto associativo. Inotre questa ibridazione e collaborazione tra soggetti del terzo settore con differenti esperienze e professionalità crediamo possa condurre ad avere prestazioni di qualità e uno spiccato senso di appartenenza comunitaria».