GROSSETO – Nell’ambito delle attività collaterali legate alle due fiere, grande importanza rivestono le manifestazioni zootecniche organizzate grazie alla collaborazione con AIA e ARAT che per questa edizione occuperanno due ampi spazi, la vetrina zootecnica dedicata alle biodiversità e la fattoria didattica.
In Toscana la grande biodiversità di razze animali alcune delle quali a rischio estinzione, rappresenta un patrimonio storico culturale di grande importanza che richiede specifiche azioni di tutela. Le razze animali che hanno bassa consistenza numerica, ma portatrici di caratteri specifici territoriali, sono state progressivamente abbandonate dagli allevatori, per la loro bassa produttività.
Tutta rivolta ai più giovani sarà invece la fattoria didattica ricca di curiosi e simpatici animali da cortile con i loro cuccioli e pulcini, per arrivare ai grandi bovini che caratterizzano il paesaggio maremmano, occuperà la gran parte dell’area verde.
Sotto la guida attenta del personale della fiera sarà possibile avvicinarli e toccargli per scoprire o ritrovare senzazioni ormai perdute nel tempo.
Grazie al lavoro dell’ Associazione Regionale Allevatori Toscana, tutti gli animali presenti sono iscritti al libro genealogico, a dimostrazione dell’importanza che riveste questa iniziativa nell’ambito della fiera.
La Fattoria didattica rappresenta il luogo più frequentato e apprezzato dai visitatori e viene realizzata nell’area verde del Centro Fiere, lo spazio interamente green dedicato alla sosta e allo svago, dove sarà realizzata anche un’area dedicata all’editoria per bambini
L’area verde del Centro Fiere, e’ un vero e proprio elemento di arredo che rende ancora più piacevole la frequentazione da parte dei numerosi visitatori delle manifestazioni , soprattutto per coloro che con la prole al seguito necessitano di una pausa rstoratrice, lasciando i propri figli liberi di svagarsi in una sicura e piacevole superficie prativa.
L’area oggetto del progetto è in posizione adiacente al ring eventi, dove per l’occasione si svolgeranno tutti gli spettacoli altamente attrattivi del Game Fair.
“Ringraziamo come per le scorse edizioni” commenta il Presidente Andrea Masini “ il Comune di Grosseto che con il suo contributo rende ancora più ricca di attrazioni le nostre due fiere più rappresentative che organizzate congiuntamente rappresentano il più grande evento dedicato alla ruralità organizzato sul territorio nazionale. L’obiettivo per i prossimi anni, con la speranza che ci sia un impegno maggiore di tutta la compagine sociale, sarà quello di ampliare questo settore strategico per tutta l’economia della provincia”
“ Il patrimonio zootecnico locale rappresenta l’80% di quello regionale, la Fiera del Madonnino da 44 anni è l’unica fiera in Toscana che promuove l’agricoltura, sembrerebbe scontata la presenza di questo settore, ma non è così visti gli elevati costi realizzativi sarebbe impossibile organizzare la rassegna zootecnica, senza un sostegno esterno come quello elargito dal Comune di Grosseto. Con le due manifestazioni porteremo all’interno del Centro Fiere tantissimi e variegati animali, con la fattoria didattica che rappresenta sicuramente il luogo più accogliente della Fiera, oltre a realizzare uno spazio ricreativo, vogliamo ricordare ai giovani quali sono le origini del nostro territorio”.
“La Fiera del Madonnino e il Game Fair Italia, congiuntamente organizzati, rappresentano il culmine dell’impegno della nostra città nel promuovere l’agricoltura, la ruralità e le attività all’aperto – commenta con entusiasmo il primo cittadino Antonfrancesco Vivarelli Colonna –. Con una partecipazione di oltre 41mila visitatori provenienti da 17 diverse regioni italiane, l’edizione del 2023 ha confermato il loro ruolo fondamentale nell’economia locale e nel tessuto sociale della provincia. Le manifestazioni zootecniche, in collaborazione con Aia e Arat, non solo valorizzano la ricchezza della biodiversità animale toscana, ma sensibilizzano anche sull’importanza della sua tutela. La fattoria didattica, un punto di riferimento per i giovani visitatori, offre un’esperienza educativa e coinvolgente, mentre l’impegno dell’Associazione Regionale Allevatori Toscana garantisce la qualità e l’autenticità degli animali presenti. Ringrazio sentitamente tutti coloro che rendono possibile l’organizzazione delle due manifestazioni che, da oltre 40 anni, arricchiscono la nostra comunità e la rendono un punto di riferimento per gli amanti della natura e dell’agricoltura”.
“La tutela della biodiversità e delle razze autoctone a rischio di estinzione presenti in Toscana è uno degli obiettivi che stiamo perseguendo con grande impegno. La partecipazione di ARAT (Associazione Regionale Allevatori della Toscana) alla 44ma edizione della Fiera del Madonnino, che si terrà dal 25 al 28 aprile 2024 presso il Centro fieristico della frazione di Braccagni, provincia di Grosseto, ne è un chiaro esempio”.
Così Roberto Nocentini, Presidente di ARAT, commenta a poche ore dall’inizio della kermesse un appuntamento che vedrà l’Associazione al centro delle iniziative zootecniche organizzate in collaborazione con l’Associazione Italiana Allevatori (AIA), che si dispiegheranno sui 7.000 mq quadrati messi a disposizione dal Centro fieristico per l’esposizione degli animali e l’allestimento della fattoria didattica.
“Grazie al coinvolgimento del personale dipendente dell’associazione Allevatori organizzeremo dei momenti informativi durante il quale verranno illustrate le peculiarità delle razze a rischio estinzione che in Toscana sono particolarmente numerose. Solo per i bovini possiamo annoverare la Calvana, la Garfagnina, la Maremmana, la Pisana, la Pontremolese, la Romagnola e altrettanto numerose sono quelle ovi-caprine a cui vanno aggiunte le equine e le asinine. Un variegato patrimonio zootecnico di pregio che caratterizza il territorio, ne salvaguarda la biodiversità e che alla Fiera del Madonnino troverà il giusto spazio nella vetrina espositiva che abbiamo allestito non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per i cittadini che speriamo giungano numerosi e ai quali è rivolta la nostra attività di sensibilizzazione per un tema oggi così importante e attuale”.
La vetrina espositiva degli animali vedrà comunque anche la presenza di razze più diffuse e conosciute come Limousine e Chianina per i bovini da carne o Cinta senese per i suini, senza dimenticare gli ovi-caprini e gli equini sottolinea il direttore ARAT Bressanutti.
Non mancherà uno spazio dedicato ai bambini con l’allestimento della Fattoria didattica, alla cui realizzazione ARAT di laboratori come quello dedicato alla caseificazione, alla mungitura sulla vacca da latte, laboratorio di smielatura, degustazione miele, didattica sull’arnia, ma anche con iniziative molto particolari come, per i più piccini, il “battesimo della sella”.
Nell’organizzare la sua partecipazione alla Fiera del Madonnino, ARAT non ha dimenticato l’importanza della formazione ed informazione degli allevatori. Organizzeremo momenti di incontro assieme ai nostri allevatori nei vari settori e nelle varie tematiche.