GAVORRANO – «Abbiamo letto il recente intervento del capogruppo di minoranza Andrea Maule sulla vicenda amministrativa del passaggio di un consigliere comunale dalla maggioranza al gruppo di minoranza, sulla quale, ovviamente, non è compito nostro entrare. Ci ha colpito e sorpreso, invece la superficialità ed il tono denigratorio che il consigliere usa quando cita la Casa del Popolo di Bagno di Gavorrano» così la nota del circolo Arcinprogress Aps di Gavorrano.
«Un luogo dipinto in modo cupo quando afferma che “le decisioni, quelle che contano, si prendono alla Casa del Popolo, al cospetto di vecchi politici incalliti che per nessun motivo vogliono lasciare la poltrona”. Identificando quel luogo come una sorta di impero del male».
«“Chi parla male pensa male” diceva un famoso regista… Questo è quello che è successo con l’uscita del consigliere Maule.
E delle due, l’una: o il consigliere Maule ignora ciò di cui parla oppure, se a conoscenza di cosa sia quel luogo, ha deciso in piena coscienza di usare argomenti pieni zeppi di banalità e luoghi comuni imbarazzanti che nulla hanno a che fare con la vicenda amministrativa sulla quale è intervenuto» prosegue la nota.
«Non sarebbe stato male mostrare più rispetto, sia per ciò che la Casa del Popolo ha rappresentato nel passato, sia per ciò che oggi è. Nostro malgrado, quindi, siamo costretti ad intervenire per riequilibrare la narrazione fatta dal consigliere. La Casa del Popolo di Bagno di Gavorrano è un luogo simbolico ricco di storie di generosità, di passioni civili, politiche e sociali portate avanti da centinaia di persone (iscritti, militanti, semplici cittadini) che dettero origine a questa straordinaria impresa collettiva che è stata la sua realizzazione e, successivamente, alle numerose attività che ha ospitato nel corso dei suoi 50 anni di storia».
«Noi crediamo che, in una democrazia, la presenza di tanti e diversi presidi di partecipazione siano una ricchezza della comunità e che tali presidi dovrebbero essere valorizzati da chi ha responsabilità pubbliche, indipendentemente dalla propria collocazione di maggioranza o di opposizione».
«Comunque la si pensi, la Casa del Popolo è stata per decenni uno di questi presidi di democrazia e di partecipazione diretta alla vita politica e sociale di Gavorrano. Farne una caricatura per acquisire qualche like sui social o per galvanizzare i propri supporters non è una cosa seria per un consigliere comunale» prosegue Arcinprogress.
«Oggi la Casa del Popolo non è più, solamente, la sede del Pd. La struttura è gestita, da un paio d’anni, dal Circolo Arcinprogress con l’obiettivo principale di prendersene cura per contrastare un processo di degrado fisico, di attività sociali sempre più rarefatte, di abbandono. In un tessuto sociale sempre più frammentato, fatto di solitudini, di un disagio diffuso e sotterraneo, abbiamo pensato che valesse la pena impegnarsi per ridare una nuova vita a queste strutture che si trovano nel centro urbano di Bagno di Gavorrano. Certamente, cerchiamo di farlo avendo come riferimento i valori dell’associazione Arci, che ha mille circoli in tutta Italia e oltre un milione di iscritti: solidarietà, tutela dei diritti, lotta contro ogni discriminazione, antifascismo, inclusione, pace, lotta contro le diseguaglianze. La struttura ospita inoltre l’Arct- Fidc, il patronato Cisl, la Sezione Anpi Gavorrano-Scarlino e l’Arci Calcio. Arcinprogress ha inoltre rapporti di collaborazione consolidati con la Sezione Soci Coop, Isgrec, Federconsumatori, Spi Cgil ecc».
«Un progetto che stiamo cercando di costruire con pazienza e tanta fatica, giorno per giorno. In questi due anni, abbiamo concordato con la proprietà dello stabile (associazione La Quercia) una serie di investimenti per rendere sicuri e pienamente utilizzabili gli spazi e sono state realizzate decine di attività ed iniziative sia dirette che indirette. L’impegno di Arcinprogress si è concentrato sulla costruzione di una rete di relazioni con la comunità, sulla messa a disposizione degli spazi e sull’organizzazione di iniziative proprie».
«Sono circa 40 le associazioni (non solo di Gavorrano) che hanno organizzato o condiviso con noi attività e progetti che si sono sviluppati alla Casa del Popolo. Ne citiamo solo alcuni a titolo di esempio:
La cena per raccolta fondi del 15 dicembre scorso a favore per le popolazioni alluvionate della Toscana e la realizzazione alla luminaria natalizia, alla quale hanno partecipato circa 250 persone e 23 le associazioni coinvolte;
La fiaccolata per la pace “Cessate il fuoco immediato – fermare il massacro a Gaza” avvenuta il 15 marzo scorso con qualche centinaio di partecipanti;
I corsi ed i laboratori di educazione permanente: lingua spagnola, lingua inglese, fotografia, meditazione, informatica, ginnastica posturale, scrittura creativa, yoga, improvvisazione teatrale, laboratorio lavoro a maglia, laboratorio di fermentazione, ecc.
Le feste estive nel Parco della Casa del Popolo: Festa Maremmana (FIDC- Unione Cacciatori Toscani), Festa de l’Unità (PD), Festa dello sport (US Follonica Gavorrano)
Le attività dedicate ai bambini, come i corsi di lingua araba, inglese creativo e arte-terapia (realizzate in collaborazione con Officina Hermes), o i campi estivi “Summer Camp” (organizzati dalla cooperativa Cuore Liburna)».
«La lista sarebbe molto più lunga: dai festeggiamenti per il 50° anniversario della costruzione alla festa della comunità senegalese nell’Ottobre 2023, ai corsi continuativi di scuola di Ballo (Rosso Amaranto) o ginnastica ritmica (Aequilibrium), alle esibizioni sportive (Nippon Bu-Do, Pattinaggio Gavorrano), alla presentazione di libri, conferenze e serate di ballo liscio (sabato sera), ai veglioncini di carnevale per i bambini (Croce Rossa), alle esibizioni della scuola di canto (Vocal Sound Follonica), al torneo di burraco (Insieme in Rosa), il progetto contro il bullismo promosso dalla Commissione pari opportunità e dall’ Istituto comprensivo (in corso) o il campionato toscano di ciclismo esordienti (ASD Free Bike Follonica)».
«E, fra qualche mese, porteremo a compimento alcuni progetti nuovi come la biblioteca per i bambini, la sala prove per gruppi musicali, l’archivio e la mostra permanente sulla storia della Casa del Popolo, la sistemazione della pista polivalente e degli spogliatoi. Si tratta di un pezzo del Progetto di Rigenerazione di Comunità (presentato da Arcinprogress insieme al Comune di Gavorrano, Auser, ARCT- FIDC, La Quercia), che ha ottenuto un finanziamento importante ed il punteggio massimo nel bando FAR Maremma» continua la nota.
«Progetti ed iniziative che in questi due anni hanno stimolato ad uscire di casa le persone, per incontrarsi, discutere di problemi grandi e piccoli, divertirsi, incontrare uno scrittore, fare sport, ballare, mangiare delle cose tipiche ad un prezzo accessibile, assistere ad un concerto o uno spettacolo di teatro, imparare una lingua, fare solidarietà concreta.
Questa è la Casa del Popolo oggi. Dispiace che un consigliere comunale strumentalizzi una vicenda amministrativa per liquidare in modo goffo e maldestro una struttura così importante per la comunità».
Infine l’invito: «Consigliere Maule venga a trovarci, le porte sono sempre aperte, venga a parlare con noi dei nostri progetti, che sono un pezzetto dei progetti della comunità che amministra e che avrebbe il dovere di conoscere e di trattare almeno con rispetto. Le assicuriamo che troverà persone normali che, molto umilmente ma in modo appassionato, cercano di impegnarsi quotidianamente per il bene della comunità nella quale vivono, in modo trasparente e volontario».