GROSSETO – “Le dichiarazioni della Uil Fp Comparto Sanità Area Vasta Sud-est alla Settimana della salute vogliono rimarcare l’impegno giornaliero e costante dell’organizzazione sindacale sia a livello regionale e di area vasta sulle vicende legate alla sanità, evidenziando le criticità note che rischiano di diventare croniche e indebolire l’impegno per la salute e rallentare, se non arrestare, eventuali progetti per la sanità grossetana”. Così dichiara il segretario della Uil Sergio Lunghi.
“Secondo l’organizzazione sindacale – prosegue – un qualsiasi progetto deve tenere conto del contesto territoriale di riferimento e la creazione dell’area vasta Sud-Est che, per caratteristiche orografiche, supera in ampiezza le superfici anche di regioni del territorio nazionale, nonché l’analoga creazione di consorzi per la gestione dei servizi territoriali, abbiano fatto nascere difficoltà palpabili, ben percepite dai cittadini le quali gravano soprattutto sulle spalle dei professionisti, Os, infermieri, medici, costretti a farsene carico”.
“Si deve ripensare ad un sistema che faccia tornare protagonisti le realtà locali, responsabilizzi i sindaci, coinvolga ambiti più ristretti in grado di intercettare bisogni e programmare una governante effettiva dei processi di salute integrando l’offerta ospedaliera con quella territoriale è fondamentale e per questo le dimensioni devono tornare ad essere ottimali e più vicine alle comunità locali – afferma il sindacato -. In questo contesto gli annunciati di investimenti su nuovi modelli territoriali con risorse destinate per lo più alla parte dei presidi non risolvono l’annoso e grave problema delle dotazioni organiche sulle quali vige il blocco delle assunzioni con responsabilità che spesso si rimbalzano tra un livello istituzionale e l’altro”.
“Se è vero – afferma Uil – che il sistema sanitario è riconosciuto come pilastro di questo Paese e quindi anche di questo territorio, bisogna che tutti, nessuno escluso, facciano la propria parte e come organizzazione sindacale ci sentiamo in dovere e ci rendiamo disponibili a tavoli di confronto aperti ma che siano orientati a superare quelle gravi carenze di personale che stanno demotivando anche chi rimane in prima linea nel sistema pubblico. Ed allora per scendere nel concreto, affrontando una questione di periodica attualità, l’avvicinarsi della stagione estiva ripropone un tema ricorrente quello dell’aumento vertiginoso della popolazione, dovuto alla presenza di turisti ma non è accompagnato da una risposta altrettanto forte dal punto di vista della organizzazione dei servizi sanitari che doti le strutture di un numero di figure professionali idoneo ad affrontare la stagione. A questo si somma l’altro e annoso problema dei pronto soccorso sottodimensionati rispetto alle reali esigenze”.
“Testimoniano tutto questo le polemiche che, seppur qualche volta possano essere strumentali, nella maggior parte dei casi rispondono al vero e sui media si scarica il disagio reale che investe cittadini e soprattutto operatori della sanità – afferma Lunghi -. Bene, come sindacato riteniamo indispensabile andare a pianificare interventi che consentano di tutelare il sistema della salute ed in questo e a pieno titolo, rientra anche la tutela del personale che ha diritto a turni umani, certezze di dislocazione, riposi e programmazione delle ferie così come è per la maggior parte dei lavoratori degli altri settori”.