GROSSETO – “Si tagliano i nastri, si fanno le foto con tanti bei sorrisi, si fanno anche grandi proclami, ma poi la realtà dei fatti della situazione della sanità grossetana ci riporta con i piedi per terra ed è quella denunciata dal Garante per la Disabilità del Comune di Grosseto Diego Montani, cioè che i disabili, o chi ha problemi di deambulazione, che si presenta a fare le analisi in via Roma, a causa di un montacarichi non funzionante, viene dirottato al Misericordia. Senza dimenticare che nella sede di via Don Minzoni da tempo non è operativo l’ascensore e gli ambulatori, soprattutto quelli di neuropsichiatria infantile, con bambini che hanno problemi di deambulazione sono portati a braccio per le scale dai genitori. Questa situazione, e molte altre che, al pari del Garante, ci vengono portate quotidianamente all’attenzione sono per noi intollerabili, ma soprattutto inaccettabili”.
Nuovo Orizzonte Civico, attraverso il suo direttivo, pone l’accento sul problema della sanità grossetana, ma soprattutto del disagio di tanti utenti.
“A volte – spiegano i dirigenti – ci domandiamo se dietro quelle foto sorridenti ci sia la consapevolezza di quello che sta realmente accadendo, ma soprattutto di ciò che penano e avvertono i cittadini ogni volta che ci si reca in ospedale o in un centro Asl per una prestazione. Ne ritenere gravissimi certi fatti, ci domandiamo se, a fronte di una Villa Pizzetti, nata come ospedale, con aree parcheggio, dotata di ascensori adeguati e accessibilità, sia stato logico investire tanti soldi per affittare una struttura adiacente a via Don Minzoni realizzata nei locali di una ex banca che, anche concettualmente, è lontana dal tipo di utilizzo che ne viene fatto, seppur in via temporanea. Ci sembra che le cose semplici e, soprattutto, che vanno a reale vantaggio dei cittadini non vengano prese in considerazione per scelte che, a nostro giudizio, illogiche”.
Nuovo Orizzonte Civico non starà a guardare. “Ci risulta che anche in questi giorni – aggiunge il consiglio direttivo – l’ospedale Misericordia abbia problemi legati alla mancanza di personale, in particolar modo infermieri e oss, con una riduzione drastica degli interventi chirurgici, la medicina territoriale fa acqua, si pensano le nuove case di comunità, sperando che non restino case vuote, si riaprono padiglioni degli ospedali periferici a ridosso delle elezioni per far fare le foto al politico di turno e bearsi poi sulla stampa, ma con quali professionisti li si riempiranno? A noi pare che serva un’inversione di tendenza chiara e netta, sia nelle politiche sanitarie che sociali”.
“La nostra posizione – concludono da Nuovo Orizzonte Civico- è una sola: riportare le Asl a dimensione provinciale e far uscire Grosseto dall’attuale Coeso, che ha ormai dimostrato ampiamente di non soddisfare le esigenze del capoluogo. Nel primo caso la strada passa dalla Regione, nel secondo il destino è in mano nostra e su questo andremo avanti, anche attraverso atti di indirizzo dei nostri consiglieri comunali. Perché le foto restano su carta, i cittadini vivono la vita reale”.