GROSSETO – “La riforma sanitaria del 2016, che ha previsto l’accorpamento delle Asl toscane, non ha portato nessun risparmio per la Regione che, al contrario, è sprofondata in un buco di bilancio tutto a carico delle cittadine e dei cittadini, costretti a pagare direttamente con l’aumento delle tasse regionali”.
Così l’Unione sindacale di base (Usb) annuncia la manifestazione che si terrà in piazza San Michele a Grosseto, il 6 aprile alle 10.
“Nessun beneficio per la salute pubblica. Gli operatori sanitari, invece, stanno sperimentando sulla propria pelle una nuova stagione di tagli e riduzione dei diritti – prosegue Usb -. Si tratta di un vero e proprio fallimento. Questi i dati: 500mila cittadini toscani in attesa di una visita specialistica; 100mila pazienti in attesa di un intervento anche da due anni; aumento esponenziale di incarichi dirigenziali, 502 unità operative solo nella Asl Sud Est; 3,2 posti letto ogni mille abitanti (media nazionale 4); 9,2% di incremento della spesa privata dei cittadini toscani (2016-22 1 miliardo di euro); pronto soccorso in continua difficoltà; carenza di infermieri, Oss e tecnici sanitari; ricorso continuo a medici e infermieri a gettone; esternalizzazione dei servizi tecnici e amministrativi; aggressioni continue al personale; condizioni di lavoro e sicurezza insostenibili; personale costretto a saltare i riposi e a continui rientri; liste di attesa fuori controllo o addirittura chiuse; ospedali periferici ridimensionati; differenze significative tra territori per quanto riguarda gli indicatori di salute.
“Il 6 aprile Usb Toscana organizza una manifestazione e invita tutti i cittadini e tutte le cittadine a partecipare per esprimere all’assessore della salute della Regione Toscana il malcontento e la rabbia degli operatori per le condizioni di lavoro e sicurezza e la frustrazione della cittadinanza per le difficoltà di accesso alle prestazioni sanitarie – prosegue Usb -. Chiederemo con forza risorse, assunzioni, pari dignità dei territori, il ritorno alle Asl provinciali e che le istituzioni locali si facciano portavoce di queste istanze”.
“Nell’occasione lanceremo lo sportello di informazione e consulenza per veder rispettati i tempi di attesa (Dlgs 124 del 1998) e la proposta per una raccolta firme regionale per la modifica della Legge sanitaria Toscana e il ripristino delle Asl provinciali sulla scorta di quanto è già successo nelle Marche (maggior controllo da parte delle istituzioni locali sulle scelte, ruolo della conferenza dei sindaci, vicinanza dei centri decisionali, ecc… )”.