MASSA MARITTIMA – «Leggiamo con stupore la nota diffusa dall’associazione Fare di Massa Marittima» a parlare Italia Viva in merito alla scelta di Sandro Poli come candidato.
«Si tratta infatti di un esercizio di memoria corta, poiché il candidato sostenuto da Italia Viva, Udc, Lega, Forza Italia e Noi Moderati è stato indicato proprio da loro, insieme ad altri due che si sono successivamente ritirati nell’interesse di un’azione comune, in una rosa di tre».
«Non si comprende, quindi, perché oggi Fare dovrebbe rinnegare una scelta operata proprio dall’associazione stessa, che come ricordato aveva selezionato i tre nomi, evidentemente graditi, facenti parte del proprio direttivo» prosegue la nota.
«La scelta di Sandro Poli è avvenuta soprattutto sulla base delle qualità della persona e favorita dal fatto che gli altri due candidati che facevano parte della terna, che era stata condivisa con i rappresentanti dei partiti e delle associazioni di questa coalizione, hanno comunicato la loro scelta di ritirarsi spontaneamente».
«Il comunicato di Fare colpisce per i contenuti incoerenti e per una scelta di tempo incredibilmente inopportuna: Poli, peraltro segretario dell’associazione, si trovava in quelle ore nella camera ardente della moglie, appena venuta a mancare – dichiara Franco Lippi, presidente di Italia Viva nella zona nord della Provincia di Grosseto -. Abbiamo troppo rispetto dei cittadini di Fare per pensare a una mossa in malafede, magari per favorire un Pd che ha espresso una candidatura debole, tra l’altro di Roccastrada e non certo di Massa, e che quindi è legittimamente spaventato da quella di Sandro Poli, persona conosciuta e stimata, con un curriculum di tutto rispetto. Auspichiamo che all’interno di Fare prevalga il buon senso e che venga perseguito l’obiettivo fissato sin dall’inizio: quello di una candidatura condivisa secondo le regole stabilite. Sandro Poli è stato scelto proprio con quelle regole ed è pronto a correre con ottime prospettive, essendo capace di aggregare tutte le forze di opposizione al Pd».