CALDANA – «Abbiamo appreso ieri che il gruppo di opposizione Noi per Gavorrano ha sottoposto al Sindaco del Comune di Gavorrano un’ interrogazione sull’annosa vicenda delle autorimesse collocate sotto la Chiesa di San Biagio di Caldana». E oggi sono proprio i “proprietari “ di quelle autorimesse – assistiti dall’ avvocato Silvia Muratori e dal geometra Riccardo Poli – che intervengono su quelle dichiarazioni per correggere le inesattezze che contengono. «Siamo noi ad aver promosso l’azione risarcitoria e non il terzo proprietario del terreno».
E continuano: «Nel comunicato erroneamente si dice che il legale del terzo proprietario ha diffidato l’ Amministrazione Comunale al risarcimento danni per 130.000 euro. salvo la conclusione delle trattative in corso ormai da tempo. In questa vicenda è bene chiarire due cose.
La prima che è che i danneggiati sono i proprietari delle vecchie autorimesse a cui – a causa della mancata conclusione del procedimento di esproprio iniziato con un’occupazione di urgenza nel lontano 1997 – ad oggi non sono ancora proprietari delle nuove autorimesse edificate sul terreno che – appunto : in assenza di esproprio – è sempre di proprietà di terzi soggetti (sul catasto intestatari anche delle nuove autorimesse).
La seconda cosa : facile comprendere quindi che il “terzo proprietario” richiamato nel comunicato del gruppo consiliare di opposizione non è affatto danneggiato , né men che mai ha avanzato le richieste risarcitorie che, diversamente, per il tramite del nostro legale, avvocato Silvia Muratori, abbiamo avanzato noi proprietari».
«I proprietari – anzi – tengono a precisare che la trattativa intercorsa con l’Amministrazione Comuale ad oggi non è si è conclusa proprio per il mancato consenso- ad oggi – da parte del terzo proprietario del terreno».
L’avvocato Muratori – sentito sulla vicenda – ha dichiarato: «confermo che la vicenda ha origine nella mancata conclusione del procedimento di esproprio avviato nel 1997, con un’occupazione di urgenza dei terreni a cui non è stato poi dato seguito nei termini di legge. Confido che la vicenda, nell’interesse dei proprietari delle vecchie autorimesse demolite. venga definita transattivamente nei termini in cui il Comune di Gavorrano è stato diffidato a dare riscontro. Diversamente non avremo altra scelta che dar seguito all’azione risarcitoria paventata».