GROSSETO – Ammonta a circa 93mila euro il contributo stanziato dalla Regione Toscana per la Rete Grobac, delle biblioteche e degli archivi di Maremma. Un contributo prezioso, che si colloca all’interno dello stanziamento effettuato di oltre un milione e mezzo di euro a favore delle reti bibliotecarie e archivistiche toscane e che ha come obiettivo la realizzazione di servizi pensati per permettere ai cittadini toscani di formarsi e informarsi, attraverso le numerose risorse messe a disposizione dei soggetti in rete.
“Ringraziamo la Regione toscana per il finanziamento accordato – dice Emiliano Rabazzi, presidente della commissione di sistema della Rete Grobac – che ci permette di portare avanti i servizi ordinari che, ogni giorno, eroghiamo negli oltre 30 soggetti che costituiscono il nostro sistema e di finanziare alcune iniziative che permettono, da un lato di custodire il nostro patrimonio archivistico e storico, dall’altro di promuovere la lettura, ricorrendo a molteplici forme espressive. Compiti che portiamo avanti da tempo e che quest’anno avranno anche un taglio celebrativo, visto che ricorre proprio quest’anno il 25° anniversario dalla costituzione della nostra Rete, che è nata nel 1999 e, in questi anni è cresciuta e si è estesa su tutta la provincia, garantendo servizi ai cittadini di un territorio molto vasto e caratterizzato da una difficoltà di collegamento che rende ancora più importante la presenza capillare dei nostri bibliotecari, operatori e centri”.
Le risorse, che saranno destinate ai Comuni di Grosseto, Follonica, Massa Marittima, Castiglione della Pescaia e Roccastrada, ognuno responsabile di alcune attività di rete, andranno quindi a garantire i servizi ordinari come l’aggiornamento del catalogo delle biblioteche, il prestito interbibliotecario, che permette di avere accesso da qualsiasi punto della rete al prestito e alla restituzione dei materiali richiesti, il sistema gestionale che consente la registrazione dell’attività e la gestione delle pratiche, la comunicazione, attività che fanno capo ai Comuni di Grosseto e Roccastrada; sostenere l’attività di ricerca e catalogazione archivistica, che fa capo al Comune di Follonica e che viene realizzato insieme all’Isgrec, l’istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea, che si concentrerà, nei prossimi mesi, sull’archivio presente nelle biblioteche di Follonica e Scansano e su quello della ferrovia Massa – Follonica; finanziare la rassegna “I luoghi del tempo”, coordinata dal Comune di Castiglione della Pescaia, che ogni anno porta l’arte e la lettura in luoghi del territorio provinciale normalmente poco accessibili o poco conosciuti; sostenere una rassegna dedicata ai diari, pensata per promuovere la lettura anche tra i più giovani e che mira a creare una collaborazione con l’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano (Arezzo).
“Si tratta di attività che hanno sempre un grande apprezzamento da parte dei cittadini – conclude Emiliano Rabazzi – e per le quali desidero ringraziare tutti gli operatori delle nostre biblioteche che, quotidianamente, sono al lavoro per offrire ai cittadini la possibilità di avere accesso a un patrimonio reale e virtuale e di grandissimo valore”.
Attualmente i soggetti uniti nella Rete Grobac sono le biblioteche comunali di Grosseto, Roccastrada, Castiglione della Pescaia, Scansano, Scarlino, Pitigliano, Manciano, Orbetello, Monterotondo Marittimo, Monte Argentario, Massa Marittima, Magliano in Toscana, Capalbio, Gavorrano, Follonica, Arcidosso, Castell’Azzara, Civitella Paganico, il Polo liceale di Grosseto, l’Isis Da Vinci-Fermi di Arcidosso, la Biblioteca delle Muse di Saturnia, il Maam di Grosseto, il Museo di storia naturale di Grosseto, l’Isgrec di Grosseto, la Fondazione polo universitario di Grosseto, il Polo Clarisse arte di Grosseto, la Fondazione Bianciardi di Grosseto, la Camera di commercio di Grosseto, l’archivio storico Imberciadori di Castel del Piano, la Fondazione Santa Fiora Cultura, la Biblioteca Zikhang di Merigar di Arcidosso, l’Istituto Lotti, e l’Archivio fotografico Fratelli Gori.
Per informazioni www.bibliotechedimaremma.it