MASSA MARITTIMA – E’ Massa Marittima la città toscana che ospita le celebrazioni del Capodanno dell’Annunciazione. Tre giorni di festa che si concluderanno domani 24 marzo con 65 gruppi storici, oltre 1500 figuranti provenienti da tutta la Toscana. Ad aprire le celebrazioni il presidente della Regione Eugenio Giani che questo pomeriggio era a Massa Marittima alla testa della parata storica accompagnato dal Gonfalone. Più tardi il corteo ha raggiunto piazza Garibaldi dove si sono schierati i figuranti e si sono svolti i saluti istituzionali. Insieme a Giani anche il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo e il sindaco di Massa Marittima Marcello Giuntini.
“Il Capodanno toscano – ha detto il presidente Eugenio Giani- sta sempre più diventando riferimento di tradizione, ma anche di attualità. Non a caso abbiamo voluto che i 12 eventi del Festival dell’identità toscana si concentrassero in queste giornate che precedono il 25 marzo, per sottolineare come il Capodanno dell’Annunciazione rappresenti un’occasione di incontro, di vitalità sempre crescente, e di bellezza. Quest’anno è Massa Marittima il cuore della festa, proprio per l’importanza che nella nostra storia ha avuto la realtà massetana. Dopo i 12 eventi della Festa dell’identità, la grande sfilata a Massa Marittima rappresenta l’esperienza dell’unità e della cultura della Toscana. E’ una grande soddisfazione essere nella piazza in cui campeggia la grandezza della cattedrale di San Cerbone, esempio della capacità della Toscana di saper fare cultura La Toscana – ha concluso Giani – da sempre è orgogliosa del proprio Capodanno, basti pensare che già Dante fa iniziare il viaggio salvifico della Divina Commedia proprio in questa occasione e che, nonostante l’adozione nel 1582 del calendario gregoriano che fissava l’inizio dell’anno al 1º gennaio, importanti città toscane come Pisa, Firenze, Lucca, Prato e Siena mantennero la tradizione di iniziare il loro anno nuovo il 25 marzo. La scelta di organizzare ogni anno in una città diversa il Capodanno dell’Annunciazione – ha spiegato ancora Eugenio Giani – ha riscosso un grande successo e lo dimostra l’invasione di figuranti oggi Massa Marittima segno di come la festa del Capodanno faccia vivere l’identità della nostra regione, la esalti facendo rivivere le fasi storiche che hanno caratterizzato l’anima della Toscana e la sua immagine nel mondo. ”
Massa Marittima – ha concluso il presidente Giani- è il capoluogo della storicità che dall’XI secolo, col trasferimento della diocesi dall’antica Populonia è diventata centro di quell’area della Maremma costiera che vede in questa città il suo punto di riferimento. E’ una capitale Massa Marittima, lo è stata nel corso del secoli arrivando addirittura a battere moneta, fino a diventare, per volere di Cosimo riferimento per il Granducato di Toscana di cui quest’anno si ricordano i 455 anni dalla costituzione”
“Siamo qui, siamo in tanti, da tutta la Toscana – ha detto il presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo-, per tanto tempo il 25 marzo era l’inizio dell’anno civile. Ricordare tutto questo significa non solo guadare al passato, alla nostra storia, alle nostre tradizioni, alle differenze che animano la nostra regione, ma anche per per riconoscere il lavoro enorme che migliaia di donne e di uomini portano avanti ogni giorno dell’anno e per ricordare a tutti, cittadini, visitatori, turisti quello che siamo e per costruire, anche, messaggi di speranza e di futuro”.
“Questa festa per noi significa molto- ha aggiunto il sindaco Giuntini- . Ci siamo candidati e siamo grati al comitato per le rievocazioni storiche e alla Regione Toscana che ci hanno scelti come città ospite per quest’anno. Siamo orgogliosi di poter ospitare questa manifestazione, alla quale aderiscono sempre più associazioni e che oggi vede 1500 persone che partecipano al corteo”.
Prima di Massa Marittima hanno ospitato il capodanno dell’Annunciazione le città di Firenze ed Arezzo, rispettivamente nel 2022 e nel 2023, in base al principio di rotazione delle città ospitanti stabilito dal presidente della Regione Eugenio Giani. E’ stato proprio il presidente Giani nel 2016, quando ricopriva la carica di presidente del Consiglio regionale, a definire in maniera formale il Capodanno Toscano come occasione di rievocazione storica pubblica, per ricordare che l’anno civile iniziava in Toscana il 25 marzo, tradizione rimasta in vigore fino al 1749.
Il 25 marzo, lo ricordiamo, è la data nella quale fino al 1749 in Toscana si faceva iniziare il nuovo anno. Per ricordare questa storica data migliaia di figuranti in costume storico, provenienti da tutta la nostra regione, sono confluiti oggi a Massa Marittima trasformando di fatto la città nella capitale della rievocazione storica d’Italia. Nelle piazze della città si sono svolte le presentazioni delle principali discipline legate alle manifestazioni storiche: dimostrazioni di sbandieratori e arcieri, danze rinascimentali e, naturalmente, balestrieri. Molti anche i momenti di approfondimento storico-culturale.