GROSSETO – «Questa Giunta non avrà alcun tipo di rivoluzione o stravolgimento». La presenza a Grosseto dell’europarlamentare della lega Susanna Ceccardi ha dato l’occasione al sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, di consolidare pubblicamente il proprio legame con la Lega e di mettere qualche puntino sulle i dopo la fuoriuscita dal partito di alcuni consiglieri comunali entrati in Nuovo orizzonte civico di Claudio Pacella. Dalla nuova entità politica era giunto il monito, al sindaco, di tenere conto dei “nuovi pesi politici” in consiglio comunale. Un invito che pareva essere diretto soprattutto ai due assessori della Lega Megale e Minozzi.
Un aut aut che evidentemente non è piaciuto al sindaco che ha tenuto a togliuersi qualche sadssolino dalle scarpe: «Ho sempre detto che per me, come per la coalizione, vale una legge chiara, limpida e netta: io ho fatto accordi elettorali con la lista civica che porta il mio nome, Nuovo millennio, Lega Frarelli d’Italia e Forza Italia e abbiamo sempre avuto una regola internamente molto chiara,
che si è vista anche nel primo mandato, quando l’assessore alla sicurezza di allora, Fausto Turbanti, perse il consigliere di Maremma migliore, consigliere che transitò all’interno di Fratelli d’Italia, ma l’assessore Turbanti, in virtù della stima alla sua persona è rimasto sino alla fine a fare l’assessore alla sicurezza. Perché a me interessa questo: mi interessano gli accordi, ma anche come si svolgono i ruoli che io assegno ad un assessore» prosegue il primo cittadino.
«Per quanto mi riguarda non esistono motivazioni che rendano la posizione di Sara Minozzi e di Riccardo Megale suscettibile a qualsivoglia tipologia di dubbio perché hanno avuto un ruolo estremamente serio importante, portando a casa notevoli risultati, e siccome io credo nella politica dei risultati, e sono un amministratore più che un politico, non vedo il motivo per cui dovrei cambiare il cavallo vincente che ha portato al conseguimento di risultati ottimali. I dati prefettizi hanno sancito che le politiche di Vivarelli Colonna hanno portato a un decremento delle delittuosità del 24% e le rapine sono scese del 50%».
«Nel momento in cui siamo diventati la miglior polizia municipale d’Italia grazie all’assessore Fausto Turbanti, nel momento in cui questi dati continuano ad essere sempre migliori grazie all’assessore Riccardo Megale che accresce i brillanti risultati del passato, perché dovrei mettere in dubbio la figura di questo assessore?».
«Per me quello che sta succedendo in consiglio comunale ha dei caposaldi fondamentali: la fedeltà al sindaco, che è stata sancita da tutte le parti. Le litigiosità possono esistere in politica, ma bisogna vedere come si superano, e chiunque non dovesse aver come primo obiettivo come unico obiettivo il benessere e il perseguimento di quelle finalità di miglioramento del servizio ai cittadini, ma dovesse avere delle altre logiche: logiche personalistiche, della salvaguardia e cura del proprio orticello, vendette personali, o roba del genere sarà nel mio mirino. Perché io non ho nessuna voglia di andare avanti se non esiste il rispetto fondamentale di questi principi: della solidarietà, della pattuizione originale, e della valutazione immancabile del merito. Per me conta chi è bravo, e chi è bravo continua ad essere con me, sennò sarò il primo a dire: si rivà alle elezioni. Facciamo un passo indietro, superiamo i nostri problemi. Per ora, per quanto mi riguarda, la Giunta non ha timore di avere nessun tipo di rovesciamento o di rivoluzione. Le cose interne, i panni sporchi, se li lavino in casa propria. Io sto sull’albero a guardare – conclude il sindaco -, e chi tradisce questi principi sarà poi quello che perirà dal mio punto di vista».