CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – “Dopo tanto tempo, finalmente, sembra che il centro per i disturbi alimentari di Casa Mora a Castiglione della Pescaia venga aperto. La notizia è positiva, ma ritengo che la Asl Toscana Sud-Est più che esaltare il mantenimento dell’impegno, dovrebbe ammettere di essere in netto ritardo e speriamo che non si debba andare oltre il tempo annunciato”. Così il consigliere regionale del gruppo misto ‘Merito e Lealtà’, Andrea Ulmi, vicepresidente della Commissione Sanità, sull’annunciata apertura del Centro programmata entro l’estate.
“Sul tema – ricorda Ulmi – avevo presentato due interrogazioni, una che aveva avuto risposta nel settembre del 2022 ed una nel novembre del 2023. Questo lasso di tempo intercorso tra le due interrogazioni, se da una parte dimostra l’attenzione che io avevo posto sull’importanza del centro, dall’altra fa emergere drammaticamente quante siano le pastoie burocratiche in cui si trova la sanità toscana”.
“Nella prima risposta alla mia interrogazione – prosegue il consigliere regionale – si scrive testualmente ‘nel frattempo stiamo lavorando per concludere in tempi brevi sia la gara per l’affidamento dei servizi assistenziali ed alberghieri, sia il reclutamento di tutti i dirigenti sanitari strettamente necessari per il buon funzionamento della residenza Casa Mora’. Dopo un anno e due mesi, nella risposta alla seconda interrogazione, si dice ‘che è stata appena indetta una procedura ad evidenza pubblica per i servizi’ e che ‘Estar ha da poco pubblicato un bando per due figure sanitarie’. L’esaltazione della burocrazia, a causa della quale si è proceduto a scartamento ridotto con sole sette persone ospitate per il diurno, ma nessuna con assistenza sette giorni su sette h24, spero che permetta di far rispettare almeno i tempi di apertura programmata per l’estate 2024”.
“Ritengo infine che le mie interrogazioni siano state un faro acceso costantemente su questi ritardi e che abbiano stimolato la loro risoluzione, perché quella dei disturbi alimentari è una piaga che colpisce tantissimi giovani e giovanissimi, ma anche persone in età più avanzata. Su certe fragilità è giusto intervenire e per questo ritengo che i ritardi che si sono registrati siano da considerare inaccettabili”.
Ulmi vuole guardare al futuro. “Conto che il Centro – sostiene il capogruppo di Merito e Lealtà – possa funzionare nella maniera migliore e che i professionisti, che sono sicuro siano validi, possano trasformarlo in una vera eccellenza per il territorio. In regione monitorerò che i tempi, questa volta, siano effettivamente quelli previsti per far sì che molte famiglie e persone affette da una patologia subdola, possano trovare qui un aiuto”.