GROSSETO – «Siamo al decimo giorno ormai del mese di Ramadan» a raccontare come funziona questo periodo è Durim Mema, rappresentante in maremma della comunità islamica.
«Nel mese di Ramadan fu rivelato il sacro Corano al profeta Muhammad (Maometto). Il digiuno non viene fatto per dimagrire e perdere peso ma solo per Dio, come lo era nel passato. Conferma arriva dal capitolo della Giovenca: “O voi che credete, vi è stato prescritto il digiuno come era scritto a coloro che precedettero affinché diveniate timorati…”. In questo mese i musulmani abbandonando ogni tipo di cibo e bevanda per 14 o 17 ore al giorno per 29 o 30 giorni in base alle osservazioni e alle fasi della luna».
«Non c’è solo l’abbandono di cibi e bevande ma anche la presa di distanza dai grandi errori umani come la maldicenza, le imprecazioni, i tradimenti, gli insulti, l’ipocrisia, la rabbia e tanti altri vizi.
Il digiuno si fa per avvicinarsi e aumentare la propria pietà davanti a Dio, per purificarsi spiritualmente, per ricordare il libro che è stato bussola per tutta l’umanità» prosegue Durim Mema.
«L’essenza del digiuno è che il credente deve raggiungere una pace interiore, un rinnovamento, un ripristino del corpo e una maggiore connessione con Dio in colui che crede. Nel mese del Ramadan c’è un giorno che vale più di 1000 anni, quindi, se arrivi a questa notte con la preghiera, leggendo il Corano con pentimento, avrà valore di mille anni in ricompensa o perdono da parte di Dio:
questa è la notte di Qadr, la notte del Destino, la notte in cui fu rivelato il sacro Corano, questa notte è uno degli ultimi dieci giorni del mese di Ramadan».
«Il digiuno nel mese di Ramadan ha molti benefici per la salute, purificazione dell’anima, maggiore connessione con Dio, aumento della pietà, eliminazione dei vizi e aumento delle buone azioni per una persona, e speranza nel perdono dei peccati. Un poeta ha detto: “Lo stomaco è l’archivio di tutte le malattie, mentre il digiuno è il capo di tutte le medicine”».
Con la fine del mese del Ramadan i credenti festeggiano l’Eid. Possa questo mese essere una benedizione per tutto il mondo, misericordia e pace» conclude Durim Mema.