CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – Si accorciano i tempi per l’apertura del servizio di residenza al Centro per i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (Dna) della Asl Toscana sud est di Casa Mora a Castiglione della Pescaia.
È di pochi giorni fa, infatti, la determina che ha individuato tra i candidati partecipanti alla “Procedura ad evidenza pubblica per la selezione di partner per la gestione dei progetti terapeutico-riabilitativi da svolgere a partire dalla struttura Casa Mora” dello scorso ottobre, due soggetti idonei a procedere alla fase successiva dell’iter, con la presentazione di un progetto congiunto e la successiva definizione del piano di attività. I due partner sono stati valutati e selezionati da una commissione di esperti istituita ad hoc.
“Come da programma, abbiamo mantenuto l’impegno preso insieme alla Direzione aziendale e in tempi brevi siamo arrivati a questo punto di svolta per l’apertura della residenza del centro di Casa Mora – commenta Giuliana Galli, direttrice Dipartimento salute mentale della sud est -. In sostanza, da fine aprile potremmo sedere al tavolo di co-pianificazione con i partner selezionati, prevedendo verosimilmente di completarlo entro l’estate e finalmente dare avvio all’attività prevista. Un grande traguardo che completerà l’offerta assistenziale nell’ambito delle patologie legate ai disturbi del comportamento alimentare”.
Al centro di Casa Mora è da tempo attivo il servizio di semi-residenza, grazie al quale i pazienti possono essere assistiti e curati durante le ore del giorno. Si tratta della prima struttura sanitaria pubblica della Toscana e una delle poche a livello nazionale, dedicata al trattamento dei disturbi alimentari in regime semi-residenziale e a breve anche residenziale. Il regime di residenza che andrà a integrare il servizio, accoglierà i pazienti 24 ore per 7 giorni a settimana, con una programmazione di attività sia individuali che di gruppo e personalizzata. Possono fare riferimento al centro adolescenti dai 14 anni fino all’età adulta. L’équipe aziendale di operatori è formata da psicologi, psichiatri, neuropsichiatri infantili, medici nutrizionisti che sono presenti secondo i bisogni. Nella struttura lavorano a tempo pieno anche infermieri, educatori, dietisti e operatori sociosanitari per tutte le attività programmate e l’assistenza ai pazienti.
“L’attivazione della residenza completa per la Sud est i quattro livelli di assistenza, ambulatoriale, semiresidenziale, residenziale e ospedaliero, previsti dalle linee di indirizzo sui disturbi della alimentazione e della nutrizione e rappresenta allo stesso tempo la conclusione del lavoro che in questi anni è stato fatto per rendere operativa la Rete aziendale dei disturbi alimentari, con punti di accesso dedicati in ogni ambito provinciale – spiega Margherita Papa, responsabile del Centro di Casa Mora -. Questo permette di avere una continuità delle cure che risulta essere il principale fattore terapeutico, in quanto i disturbi alimentari sono disturbi complessi, che richiedono interventi multidisciplinari e la cui cura, purtroppo, può durare anche anni, in media cinque anni di trattamento. Inoltre la continuità delle cure, la presenza di tutti i livelli di assistenza e la regia di un’unica equipe multidisciplinare permetterà ai pazienti e alle loro famiglie di trovare la risposta di salute adeguata sul proprio territorio senza doversi allontanare, con costi sociali e familiari notevoli”.