MASSA MARITTIMA – “L’Amministrazione comunale di Massa Marittima ha presentato alcuni progetti di rigenerazione urbana finalizzati ad una ripresa delle comunità soprattutto periferiche del Comune. Ne siamo compiaciuti essendo da due anni impegnati a richiamare l’attenzione degli amministratori sul valore della partecipazione, del coinvolgimento dei cittadini, dell’attenzione ai bisogni delle comunità”. A dichiararlo è il comitato “Lido Santini“, insieme al Consiglio di frazione di Niccioleta e ai cittadini di altre frazioni.
“Determinati a proseguire nel nostro percorso – affermano dal comitato -, intendiamo adesso segnare un ulteriore passo in avanti, componendo una rete, il Cantiere di comunità, ovvero un nuovo soggetto aggregato ed aggregante, un gruppo di lavoro permanente, un osservatorio sulle dinamiche territoriali delle Colline Metallifere e sulle molte problematiche che gravano anche sul nostro territorio come sul resto del panorama italiano: denatalità, invecchiamento della popolazione, scarsa inclusione dei cittadini immigrati, assenza o incompletezza delle bonifiche ambientali, bisogni energetici, vecchie e nuove fragilità personali”.
“È un sistema che riunisce gruppi di cittadini dell’ambito paesaggistico Colline Metallifere, connessi tra loro per analoghe modalità e finalità associative ed operative – affermano -. È una struttura articolata, aperta a collaborazioni con associazioni, studiosi, centri di ricerca e, soprattutto, gruppi di cittadini con cui condividere interessi e finalità. I presupposti sono l’attenzione al territorio inteso come sistema di relazioni geomorfologiche, sociali, storiche, culturali, definito secondo una precisa identità rappresentata dal suo patrimonio; la visione della politica come pratica della cura del bene comune in una prospettiva di sviluppo partecipato e sostenibile; l’attenzione per le comunità locali da una prospettiva ‘dal basso’, cioè a partire dai bisogni reali attuali delle persone, per far emergere difficoltà e opportunità ma anche per raccogliere indicazioni e proposte concrete”.
“Come intendiamo procedere? Attraverso report pubblici periodici relativi ad aspetti specifici della condizione delle comunità locali – spiegano dal comitato “Lido Santini” -. Ad esempio, sulla crisi demografica, sulla crisi del lavoro (crisi industriale, dispersione imprenditorialità, ecc.), sulle nuove povertà, sulle relazioni interculturali, ecc. Attraverso periodici sondaggi social, iniziative sociali, momenti di aggregazione, conferenze, dibattiti pubblici, spettacoli, ecc. Diffondendo esempi di buone pratiche in atto in altre realtà simili alla nostra. Il tutto con la finalità di contribuire a delineare fattivamente una nuova visione di comunità, sviluppando competenze di cittadinanza a partire dalla valorizzazione del patrimonio locale; attivare relazioni mettendo al centro le persone, valorizzandone l’ascolto, favorendo il coinvolgimento di tutte le componenti sociali del tessuto locale; stimolare politiche territoriali “dal basso”, sollecitando e sostenendo occasioni concrete di rapporto integrato tra abitanti ed amministrazioni”.
Le prossime iniziative riguarderanno l’organizzazione di passeggiate patrimoniali, in linea con la Convenzione di Faro, per riscoprire il patrimonio archeologico minerario troppo spesso dimenticato e maltrattato, in un’ipotesi non solo conservativa, ma attivamente incisiva nella promozione sociale dei patrimoni ambientali e culturali da parte delle Comunità locali; incontri con altre realtà associative delle Colline Metallifere e della Val di Cornia; avvio di procedure per la auto-costituzione, anche da un punto di vista formale (associazione di promozione sociale), come nuovo soggetto impegnato a rilanciare il ruolo potenziale del patrimonio territoriale delle Colline Metallifere.