ISOLA DEL GIGLIO – Il circolo del Partito democratico dell’isola ha inviato una lettera alla Prefettura, alle autorità marittime e le società che gestiscono i traghetti, in cui segnala le condizioni dei trasporti marittimi che collegano il Giglio con la terraferma.
“All’Isola del Giglio – si legge -, territorio ad alta vocazione turistica, deve essere garantito un adeguato servizio di trasporto marittimo sicuro ed efficiente, in primo luogo, per i residenti che la abitano tutto l’anno e per i turisti. I ripetuti episodi di avarie, occorsi anche in questi ultimi giorni, il fermo nave che si verifica al primo accenno di moto ondoso in aumento, che si evidenzia maggiormente nel periodo invernale, dimostrano l’inadeguatezza delle unità navali destinate al servizio (è garantita la sicurezza per il personale imbarcato e per i passeggeri che ogni giorno devono effettuare il viaggio per o da Porto S. Stefano?)”.
“Inoltre il servizio che offrono le unità impegnate nel trasporto marittimo locale, finanziato dallo Stato tramite la Regione Toscana, risulta carente in sicurezza entrata e uscita passeggeri; deposito bagagli; tempi di percorso; comfort: poltrone, tv, internet; risoluzione problematiche carico e scarico merci; gratuità trasporto nettezza urbana e/o altri servizi pubblici (servizi sanitari, sociali, etc.)”.
“Tutto ciò – affermano dal Pd – dimostra lo scarso interesse delle istituzioni preposte verso una popolazione residente che vive tutte le problematiche legate all’insularità”.
Il Partito democratico chiede infine agli enti, agli organi e alle società interessati, ognuno per le proprie competenze, di “impegnarsi ad adottare ogni utile iniziativa per mantenere ed assicurare un trasporto marittimo sicuro ed efficiente, adottando possibilmente i seguenti criteri: istituzione di un tavolo programmatico, aperto alle associazioni e ai cittadini, che proponga soluzioni riguardo gli orari e la qualità dei servizi, alla luce della inadeguatezza dei mezzi di trasporto operanti sulla tratta Isola del Giglio – Porto S. Stefano. Inoltre chiediamo un conseguente impegno di attuare il progetto di una nuova o adeguata unità che sia al passo con i livelli di confort e sicurezza della navigazione. In conclusione, chiediamo una nave più sicura perché rappresenta l’unica “strada” che ci lega al resto del mondo. L’alternativa è l’abbandono della nostra meravigliosa Isola. Facciamo appello affinché la nostra condizione di isolani non ci porti a vivere da cittadini di serie B”.