GAVORRANO – Accade spesso, quando vogliamo dedicare un viaggio alla scoperta dei vini di un territorio, di sentirsi inizialmente spaesati. Magari cerchiamo informazioni nel web, chiediamo suggerimenti a conoscenti e amici o direttamente alle persone del luogo, per creare un percorso ideale delle cantine da visitare. A Gavorrano, c’è una via ulteriore per ottenere queste informazioni: la nuova mappa dei vini che Stefano Roghi della Scuola Europea Sommelier (Ses) ha realizzato con il sostegno della Proloco di Gavorrano, il comune di Gavorrano, l’enoteca comunale e la Ses delegazione di Grosseto.
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La mappa è stata inaugurata ieri a conclusione del convegno «Il vino: eccellenza del territorio che guarda al futuro» organizzato dalla proloco di Gavorrano nel centro congressi della Porta del Parco.
Ad aprire l’incontro, i saluti istituzionali del sindaco del Comune di Gavorrano, Stefania Ulivieri, e del presidente del Parco delle Colline Metallifere, Lidia Bai, che hanno lasciato la parola agli esperti del settore. Con il vino a fare da elemento cardine, si sono susseguiti gli interventi del presidente dei dottori agronomi e forestali della provincia di Grosseto, Fabio Fabbri, seguito dal direttore tecnico della cantina Rocca di Frassinello, Massimo Casagrande. Il tema vino è stato affrontato anche dal punto di vista turistico con l’intervento di Carlo Gistri, tour operator a Travel Today, di Giorgio Melillo, dell’associazione Amici delle 2 ruote Gavorrano. Hanno infine completato il quadro i Enzo Tonini (presidente del bio distretto Colline della Pia Gavorrano) e di Simone Cigli (presidente Strada del vino e dei sapori del Monteregio di Massa Marittima). Presenti all’incontro anche le aziende vitivinicole del territorio e una rappresentanza della Ses.
Momento culmine dell’evento, lo svelamento della mappa. «Sono semplicemente un appassionato di vino – così ha esordito Stefano Roghi -. Da quando sono in pensione faccio parte della Ses e questa passione per il vino ha trovato un punto d’incontro con la Proloco di Gavorrano su un obiettivo che ci siamo prefissati, ovvero, dare maggiore visibilità al mondo del vino e maggiore energia al turismo rurale enogastronomico del comune. Per portare maggiori informazioni al turista o alla persona che passa da qui è necessario conoscerlo noi per primi questo territorio».
Da qui, l’idea di realizzare una mappa in grado di concentrare le informazioni riguardanti le aziende vitivinicole del territorio, con specifiche sulle tipologie di vitigni coltivati e i vini prodotti, e di metterla a disposizione del visitatore in un luogo simbolico: l’enoteca comunale.
«Tutti i dati raccolti – ha spiegato Stefano – sono in una mappa all’ingresso dell’enoteca comunale così da diventare uno strumento utile non solo agli addetti ai lavori, ma anche alle persone che entrano in questo stabile. Facendo questo studio, mi sono accorto che, nei 550 ettari circa coltivati a vigneto, sono stati impiantati 7 tipi di vitigni bianchi e 15 di rossi quindi 22 differenti vitigni, il che spiega l’attitudine del vino nel nostro territorio»
E, infatti, la scelta spazia da vitigni tipicamente locali come Vermentino e Sangiovese, agli internazionali Merlot, Cabernet Sauvignon, Petit Verdot, Chardonnay, Syrah, Viognier e tante altre varietà. All’interno della mappa sono segnalate le 20 tenute facenti parte dell’area di Gavorrano, per un totale di 122 etichette divise tra Doc Maremma Toscana e Monteregio di Massa Marittima e Igt.
«Tra queste 122 etichette – ha aggiunto infine – abbiamo sette bollicine, prima un prodotto caratteristico tipico delle zone del nord Italia. Di queste sette presenti sul territorio, tre sono prodotte con metodo Charmat e quattro con Metodo Classico. Questo a dimostrare che le nostre aziende riescono a produrre anche questa tipologia di prodotti, andando a incrementare l’offerta per il turista che ama questo settore».
L’evento si è concluso con un aperitivo offerto dalla Proloco e una degustazione dei vini di alcune cantine selezionate, servita dai sommelier Ses. Da adesso, la mappa sarà consultabile per tutti i visitatori nell’enoteca comunale all’interno della Porta del parco delle colline metallifere.