CIVITELLA PAGANICO – 700 lettere inviate dal Comune di Civitella Paganico per comunicare la riorganizzazione del sistema di raccolta dei rifiuti in collaborazione con Sei Toscana.
700 lettere che non sono state consegnate e anzi sono tornate indietro nei giorni 14 e 15 marzo perché molti utenti sono stati definiti irreperibili e gli indirizzi non completi.
Insomma, i postini non sono riusciti a rintracciare i destinatari. Peccato che tra i destinatari ci fosse, tra gli altri, l’ufficio postale di Pari.
È la sindaca del comune di Civitella Paganico, Alessandra Biondi, a sollevare il problema mostrando una cassetta piena di buste da lettera chiuse. Le lettere erano state inviare agli inizi di febbraio.
«Fra quelle che sono tornate indietro «anche quella indirizzata all’ufficio postale di Pari (che il postino non ha trovato), quella del Consorzio agrario di Paganico, del Centro commerciale Il Gretano, quella della casa di riposo Le Sughere a Casale di Pari. Cito alcune di quelle più eclatanti che si fa fatica a capire come possano non essere state consegnate, ma ce ne sono moltissime altre; tante relative a persone che vivono nei centri abitati che sono tornate indietro perché nell’indirizzo mancava la lettera accanto al numero civico».
«Sento il dovere di scusarmi con coloro che non hanno ricevuto la lettera e si sono ritrovati a vivere questo importante cambiamento senza esserne stati informati, o lo hanno appreso dal vicino. Non doveva essere così perché ogni utenza Tari è stata destinataria di un’informativa che avrebbe dovuto essere consegnata. Ci siamo attivati con Poste italiane segnalando l’accaduto e chiedendo spiegazioni che sicuramente ci saranno e ci daranno; rimane però l’amara considerazione di un sistema che non funziona, di un tempo in cui le persone ricoprono ruoli senza capirne l’importanza e senza rendersi conto che buon senso, volontà, senso civico, attaccamento al lavoro, possono fare la differenza».
«Senza capire che lavorare significa fare quello per cui siamo pagati mettendoci del nostro, in particolare se questo serve a non creare un disservizio. Rimane l’incredulità che, anche in una piccola realtà come la nostra, il portalettere abbia applicato alla lettera il concetto, peraltro indiscutibile, della corrispondenza esatta tra quanto riportato in indirizzo e quando riportato nelle cassette postali o nei numeri civici. In questo modo si spiega che a nulla serve l’insegna gigante del consorzio Agrario se non torna il numero civico, che a Pari ci sia un solo ufficio postale o una sola casa di riposo in via Trento a Casale» prosegue Biondi.
«Consegneremo a tutti le lettere tornate indietro, non serviranno più a niente perché il contenuto è superato, ma solo per dimostrare che quanto detto è effettivamente accaduto».
Poi Biondi aggiunge: «Ci sono state consegnate indietro anche lettera che non riguardano la nostra informativa, di cittadini tranquillamente reperibili e di cui ci siamo accorti perché con gli uffici comunali le abbiamo controllate tutte. Speriamo non siano urgenti, lunedì le riconsegneremo al postino».