ISOLA DEL GIGLIO – Si è fatto il punto sul tema delle isole alla conferenza organizzata dall’associazione “La rotta dei Fenici”, dal Comune di Portoferraio e dall’Ancim, l’associazione nazionale Comuni delle isole minori: un incontro che ha permesso di approvare anche la “Carta dell’Elba”, per una Europa dei cittadini insulari più coesa e cooperativa.
“Il 2024, proclamato nella Risoluzione europea del giugno 2022 anno europeo delle isole, non poteva iniziare in modo migliore che con una proposta che ha visto la partecipazione di interlocutori istituzionali – dichiara Ancim -, quali il consigliere Luigi Ferrara in rappresentanza del ministro nello Musumeci, l’onorevole Salvatore Deidda presidente della Commissione trasporti della Camera dei Deputati, Isabel Vera, presidente di Eurinsula, Vincenzo Lupatelli, presidente di AcesItalia, Marco Diena, presidente dell’associazione “Una vela per il cuore”, Francesca Battistelli del Cnr, il presidente Sergio Ortelli e la segretaria generale dell’Ancim Gian Piera Usai, il direttore dell’associazione “La Rotta dei Fenici” Antonio Barone e il sindaco di Portoferraio Angelo Zini”.
“La conferenza si è conclusa con la firma di due importanti documenti – prosegue Ancim -. Il primo è un accordo di collaborazione tra Eurisula ed Ancim con il quale le due associazioni, rappresentative di 35 comuni delle isole minori italiane e delle istituzioni europee, aderenti ad Eurinsula, si impegnano ad attivare progetti integrati, uno sviluppo locale partecipato ed a promuovere azioni comuni nei confronti dell’Unione europea perché sia data attuazione alla Risoluzione del 2022 e contribuire a creare l’Unione delle Isole del Mediterraneo. Questi obiettivi di cooperazione e di agire unitario sono a base del secondo documento, la “Carta dell’Elba” che è stata sottoscritta da Sindaco di Portoferraio, dal presidente Ancim e dalle associazioni europee presenti. Anche l’onorevole Salvatore Deidda ha dichiarato la volontà di sottoscrive la “Carta delle Isole del Mediterraneo”, condividendo gli obiettivi in essa dichiarati”.
I sottoscrittori della “Carta dell’Elba” auspicano che:
-venga previsto un fondo per le isole minori che costituisca un volano per lo sviluppo economico e sociale di questa realtà. Le isole minori, a causa delle loro ridotte dimensioni, necessitano di sinergie istituzionali, di norme particolari, ma anche di finanziamenti specifici ad esse dedicati;
– siano approvate, anche negli Stati membri, normative tese a riconoscere le fragilità e le peculiarità delle isole con la previsione di normative speciali in tema di trasporti, scuola e sanità, che costituiscono precondizioni di sviluppo;
– sia riconosciuta l’Area vasta di sviluppo integrato del Mediterraneo come ambito di azioni europee e di nuova configurazione geografica omogenea; e siano adottati provvedimenti conseguenti alla nuova definizione di tale area;
– siamo definiti livelli essenziali di servizi per le isole e venga considerato il fattore della doppia insularità;
– infine, sia riconosciuto il principio che finanziamenti per le isole, volti al superamento della insularità, non siano considerati aiuti di Stato.
Questi sono alcuni punti fermi del documento che sarà firmato anche da altre istituzioni nei prossimi giorni.