FOLLONICA – Oggi, sabato 9 marzo, nella cornice dell’ex Casello idraulico è iniziata ufficialmente la campagna elettorale di Alessandro Ricciuti, candidato di PrimaVera Civica alle primarie del centrosinistra follonichese che si terranno domenica 17 marzo.
«Ho deciso di candidarmi a sindaco di Follonica, città in cui sono nato e dove sono tornato dopo anni di lavoro in giro per l’Italia, per restituirle le competenze e le esperienze maturate nel corso della mia carriera professionale e della mia vita – ha detto Ricciuti, presentandosi alla cittadinanza con lo slogan “Follonica insieme” -. Più che uno slogan “Follonica insieme” è un invito e una visione: costruiamo insieme la Follonica del futuro. Serve il contributo di tutte e di tutti per far crescere la nostra città».
Per Alessandro Ricciuti, assessore uscente del Comune di Follonica con deleghe allo Sviluppo economico, alle Attività produttive, al Turismo e alle Politiche sociali, la parola d’ordine deve essere “inclusione”.
«Follonica deve essere una città accogliente in grado di stare al passo dell’ultimo, pronta ad abbracciare tutte le fragilità e a farsi portavoce di qualsiasi diversità – ha detto -. In questi anni di amministrazione abbiamo costruito una rete tra il mondo del volontariato e della cooperazione sociale creando un sistema virtuoso che ha saputo prendere in carico i fenomeni della marginalità con cura e passione».
«La Follonica di domani deve essere in grado di coniugare la sua vocazione industriale con quella turistica – ha affermato Ricciuti in tema di sviluppo economico -:, realizzando un sistema di governance che sappia tenere insieme tutte le attività produttive della città e orientarle alla valorizzazione del territorio. E delle sue eccellenze, che vanno dalla cultura all’enogastronomia (di cui il Meq è la principale espressione), dallo sport all’outdoor. Il “sistema turismo” deve basarsi su standard di qualità e non di quantità, sulla destagionalizzazione e sul lavoro stabile giustamente retribuito. Una strategia organica del settore turistico è essenziale per far crescere Follonica e proiettarla nel futuro».
«Non si può parlare di futuro senza salvaguardare l’ambiente – ha proseguito Ricciuti -. La Follonica di domani deve essere una città sempre più verde, un modello di sostenibilità dove uomo e natura convivono armoniosamente. La mobilità sostenibile è al centro della nostra visione: servono nuovi percorsi ciclabili che colleghino il centro con le zone periferiche della città, compreso il parco di Montioni ed i suoi sentieri. Le nuove piste ciclopedonali potranno così fungere da impulso anche per il cicloturismo e la mobilità dolce».
E sulle politiche ambientali ha aggiunto: «L’ampliamento delle aree pedonali, creando spazi sicuri e piacevoli per passeggiare e socializzare, e lo sviluppo delle energie rinnovabili, con il contributo delle comunità energetiche, sono altre misure da realizzare per contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici. La nostra città è preziosa, ed ogni metro quadrato di terreno conta. I nuovi strumenti urbanistici confermeranno lo stop al consumo di suolo limitando la residua espansione urbana in orizzontale e puntando su uno sviluppo verticale. In questo modo preserviamo le aree verdi e riduciamo il rischio idraulico».
Parlando di strumenti urbanistici il candidato ha fatto una riflessione sulle politiche di rigenerazione della città: «Non si tratta solo di estetica. La rigenerazione urbana è legata alla sostenibilità, alla sicurezza e alla accessibilità della città. Detto in altri termini, è strettamente connessa alla vivibilità degli spazi urbani. Per questo è fondamentale che la riqualificazione proceda di pari passo con azioni mirate al miglioramento del decoro urbano».
«I cambiamenti nella città messi in atto durante la scorsa amministrazione sono sotto gli occhi di tutti – ha fatto presente Ricciuti -. Ma tante altre sono le opere da fare e quelle finanziate da inaugurare, come il progetto Next Ilva ed il proseguimento della realizzazione delle nuove strutture scolastiche. La scuola è il fulcro di una politica che guarda al futuro. Le nuove generazioni rappresentano la linfa vitale della società, perciò è fondamentale promuovere politiche giovanili mirate alla formazione, all’occupazione e al coinvolgimento attivo delle ragazze e dei ragazzi. Questo vale in generale ma ancor di più per Follonica, protagonista di un progressivo e consistente decremento demografico».
«La popolazione follonichese è costituita per un terzo da persone over 65. Questo rende necessarie politiche orientate alla tutela delle fasce più anziane, partendo da misure di rafforzamento della sanità locale. Con la casa di comunità sarà incrementato il servizio pubblico di assistenza. Se questo non bastasse, la mia proposta è quella di seguire l’esempio di Castiglione della Pescaia. Durante il periodo di maggiore affluenza turistica, il comune realizza un’attività di supplenza medica e infermieristica utilizzando l’imposta di soggiorno per garantire un servizio essenziale alla popolazione. Attenzione – ha puntualizzato -, sto parlando di attività di supplenza e non di modello. Il sistema sanitario pubblico non deve e non dovrà mai essere messo in discussione».
Dalla sanità alla cultura. «La cultura è un volano di sviluppo della nostra città, sia da un punto di vista sociale che economico. La cultura, infatti, ci unisce, creando spazi di incontro che abbattono qualsiasi barriera. Il nostro Carnevale, per esempio, è un momento di gioia condivisa, di festa collettiva, che allo stesso tempo è in grado richiamare numerosi turisti. Così come gli eventi sportivi, i concerti ed il teatro, che funzionano anche da motore economico».
«Infine, non per importanza, un tema che mi sta molto a cuore: la pace. Follonica da alcuni anni è entrata a far parte del Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani. Promuovere la cultura della pace a tutti i livelli sarà un impegno che porterò avanti con la strenua convinzione che è da qui che si parte, anche nel piccolo, per costruire una società più equa e più giusta».
«In molti, a partire dalla mia famiglia, mi hanno chiesto “ma chi te l’ha fatto fare?” – ha scherzato Ricciuti -. Un senso di impegno. Ho voglia di servire la città, mi sento una persona onesta ma è bene capire che non serve a niente avere le mani pulite se si tengono in tasca. Se vogliamo portare avanti un percorso dobbiamo farlo insieme. Se c’è qualcuno all’esterno che fa i dispetti, che è autoreferenziale e che mentre facciamo questa presentazione in contemporanea crea un evento parallelo invitando un onorevole non mi importa, noi andiamo avanti lo stesso, con un linguaggio di rispetto, di fermezza e mai violento. Credo che ognuno abbia diritto di esprimersi come vuole e che l’onestà alla lunga paghi».
«Chiudo facendo mie le parole di una scrittrice e attivista statunitense, Helen Keller – ha concluso Ricciuti -. “Da soli possiamo fare così poco. Insieme possiamo fare così tanto”. E allora, che Follonica insieme sia».
Nelle foto di Giorgio Paggetti i momenti più importanti dell’incontro. Tutti e tre i candidati di centrosinistra si sono così presentati ufficialmente alla cittadinanza, in attesa del voto del 17 marzo.