GROSSETO – Altri quattro ragazzi sono stati esclusi dalla futura classe prima del liceo musicale. Le famiglie hanno avuto lòa notizia solo in questi giorni. Dei 27 aspiranti studenti in un primo tempo si era deciso di fare una classe di 24 ragazzi e adesso la dirigente ha comunicato la «decisione del provveditore, Gabriele Marini, di fare una classe di non più di 20 ragazzi».
A questi si aggiungono gli otto rimasti fuori dal coreutico. «Alla fine i ragazzi rimasti fuori tra musicale e coreutico sono 15. Non capiamo perché ci si ostini a non voler fare una seconda classe».
«Perché il provveditore ha preso questa decisione dopo che ci aveva detto della classe di 24? Ci sono due ragazzi con la 104, ci rientrerebbero tranquillamente due classi. Ma ci si rende contro della delusione per questi quattro ulteriori ragazzi rimasti fuori? C’è chi vomita da tre giorni, chi vuole smettere di studiare e una madre che non ha ancora trovato il coraggio di comunicarlo».
Il 22 febbraio le famiglie sono state convocate per l’annuncio dell’esclusione di otto ragazzi del coreutico e tre/quattro su 27 del musicale, il 28 febbraio arriva la mail della dirigente che annuncia la formazione ufficiale di una sola prima di 24 ragazzi. Il 6 marzo la nuova mail in cui «la dirigente, dispiaciuta scrive in fondo, annuncia la classe di 20 secondo la nota del 4 marzo del provveditore. La mail cita la nota n. 948 del dirigente provinciale, Gabriele Marini, nella quale lo stesso non autorizza la costituzione di una classe di 24 ma solo di 20 alunni».
«Non capiamo perché il provveditore abbia fatto marcia indietro dopo che ci aveva assicurato la classe di 24». Intanto i genitori fanno di nuovo «appello al sindaco, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, abbiamo scritto all’assessora regionale all’istruzione Alessandra Nardini».
«L’unica cosa che il provveditore potrebbe fare adesso è prendere tutto e 15 i ragazzi esclusi e fare un’altra classe invece di dire che la classe deve essere di 20 perché ci sono due 104. Cosa è una discriminazione per metterci uno contro l’altro? L’ultima spiaggia sarà il Tar, davvero il provveditore vuol spendere denaro pubblico così? Il Tar li farà perdere un’altra volta, anche se ci vorrà un anno».