BOCCHEGGIANO – Un cane si aggira desolato tra quel che resta della sua casa. Tizzoni ancora accesi, oggetti carbonizzati, suppellettili inutilizzabile. Un angelo di marmo che non è riuscito a proteggere quelle bestiole da tanta devastazione.
Chissà, magari, come tanti animali, era arrivato qui dopo lunghe traversie e una storia di abbandoni. Aveva trovato una casa e una famiglia.
E ora il nulla. La casa non c’è più. Il fuoco si è mangiato tutto: il tetto, i travi, sono rimaste solo le pareti in pietra. Del letto in ferro battuto su cui gli animali dormivano è restato solo lo scheletro.
Chi ha sentito Helga, la donna tedesca di 75 che da anni gestisce il rifugio Sos animali international parla di un bilancio pesantissimo: undici cani morti, e altrettanti in clinica (mentre alcuni che erano fuggiti per lo spavento e che si credevano morti sarebbero tornati. Cinque sono ancora dispersi), tutti gli uccelli morti, così come i conigli. Per i gatti il bilancio è più difficile: alcuni sono feriti o morti, altri sarebbero fuggiti nel bosco e si spera pian piano tornino alla base.
La donna ha raccontato di aver perso tutto: «Dal cellulare alle scarpe, i vestiti. Tutto». Tanto che a distanza di ore aveva addosso ancora il pigiama con cui stava dormendo al momento dello scoppio dell’incendio.
Al momento, tranne coperte e cuscini, serve tutto cibo per gli umani e per gli animali (oltre a quelli che stavano in casa c’è un recinto struttura, che è rimasto intatto, con 300 gatti e 150 cani).