MASSA MARITTIMA – Nell’aula magna dell’istituto scolastico “Bernardino Lotti” di Massa Marittima si è svolto un incontro, patrocinato da Nuova Solmine, sull’orientamento scolastico rivolto alle studentesse e agli studenti delle classi quinte di tutti gli indirizzi dell’Istituto.
In particolare, nell’incontro di venerdì 23 febbraio si è parlato del cosiddetto mismatch tra domanda ed offerta di lavoro al fine di offrire ai ragazzi un panorama articolato e completo sulle possibili opportunità lavorative offerte dal territorio, ma anche dei percorsi di studio professionalizzanti attraverso, sia una formazione biennale post-diploma negli Its Academy, sia attraverso corsi di laurea. Principalmente i relatori si sono concentrati sulle discipline Steam che da qualche tempo sembrano aver perso attrattiva tra gli studenti comportando una carenza cronica di importanti figure professionali a tutti i livelli.
Angelo Salvatore Costarella, dirigente dell’istituto Bernardino Lotti, ha aperto i lavori dando la parola al sindaco di Massa Marittima Marcello Giuntini che, durante il suo saluto, ha sottolineato l’importanza di queste giornate come contributo per la scelta cui le giovani generazioni si troveranno impegnate nel prossimo futuro. A seguire è intervenuta Irene Marconi, assessora con deleghe alle politiche culturali, alle politiche giovanili, alla pubblica istruzione, ed al turismo (eventi e manifestazioni) del Comune, la quale ha sottolineato l’importanza, nella scelta del futuro di ogni studente, di seguire le proprie aspirazioni e le proprie passioni, abbattendo qualsiasi barriera mentale per il raggiungimento del proprio ideale.
Primo relatore è stato l’ingegner Francesco Pacini, presidente di Confindustria Toscana Sud – delegazione di Grosseto, il quale ha detto che «attualmente il mondo del lavoro sta vivendo una grande contraddizione: nei prossimi quattro anni, fino al 2027, nel nostro Paese si prevede una grande richiesta di personale preparato, fino a 3,8 milioni di unità in totale, ma l’attuale offerta formativa potrà soddisfare solo il 60% della domanda di lavoro perché non ci sarà abbastanza personale formato, tecnici in particolare. A fronte di un tasso di disoccupazione giovanile pari al 22%, secondo gli ultimi dati di agosto 2023, nella nostra provincia e nel resto della Toscana sono molto richiesti i tecnici periti o diplomati nei settori chimico, meccanico, elettronico, elettrotecnico, industriale e delle costruzioni. Nei prossimi anni il mercato del lavoro si annuncia in crescita, e allora qual è la strategia da seguire? Le opportunità di collocamento più efficaci sono offerte dai percorsi post-diploma Its (in vari settori come l’agroalimentare, il digitale, l’ambiente, la meccatronica) e le lauree Steam, in scienza, tecnologia, ingegneria e matematica. Ma non solo: elementi altrettanto importanti per la scelta del percorso lavorativo sono le cosiddette soft skills, competenze trasversali come il team work, la leadership, le capacità relazionali. In sintesi, la passione per ciò che si fa e una mentalità aperta».
«Guardando la previsione del prossimo quadriennio – ha dichiarato il secondo relatore l’ingegnere Gabriele Pazzagli, direttore dello stabilimento chimico Nuova Solmine di Scarlino, produttore di acido solforico – possiamo evidenziare una certa criticità dovuta alla mancanza di diplomati tecnici, un’emergenza che anche Confindustria segnala da tempo. Si stima che nei prossimi quattro anni (tra il 2024 e il 2027) serviranno 500.000 tecnici specializzati. Esaminando lo stato del settore chimico, quello di mia competenza, periti chimici e laureati in chimica sono il motore delle imprese chimiche e farmaceutiche e continuano ad essere molto ricercati: i dati confermano che tra il 2015 e il 2023 l’industria chimica ha generato oltre 6mila nuovi posti di lavoro, figurando tra i settori che più hanno contribuito a creare occupazione nel Paese. A tre anni dalla laurea lavora il 96% dei chimici e il 97% degli ingegneri chimici, quote significativamente superiori rispetto alla generalità dei corsi di laurea. Positivo anche il bilancio degli Its Academy, i corsi professionalizzanti post diploma, che offrono altissimi tassi di occupazione ai diplomati. Per orientare le scelte è sicuramente utile considerare l’acronimo Stem, senza dimenticare alcuni ingredienti fondamentali: ascoltare il proprio cuore, cercare di realizzare i propri sogni con tutta la volontà, scegliere un lavoro appagante, non farsi influenzare dalle aspettative dei genitori e formarsi costantemente, didatticamente e lavorativamente».
La dottoressa Elena Dolci, responsabile della formazione di Cna Grosseto, ha evidenziato come sul territorio sia cronica la mancanza di artigiani qualificati e di come sia necessario, anche in questo settore, approcciarsi in modo nuovo, con competenze tecnologiche all’avanguardia. Ha quindi invitato i ragazzi a pensare fuori dagli schemi e ad avere coraggio. Infatti, la realtà della provincia è composta da molte aziende a conduzione familiare e spesso si pone un problema di vera e propria sopravvivenza per queste piccole, ma importanti, realtà. Ha invitato gli studenti e le studentesse ad immaginarsi imprenditori di sé stessi, non dipendenti quindi, ma veri e propri datori di lavoro, per essere protagonisti e per aiutare il tessuto sociale ad arricchirsi. La dottoressa Dolci ha inoltre sottolineato il fatto che, se la maggior parte dei giovani del territorio dovesse spostarsi per trovare lavoro e se le micro-aziende familiari non riuscissero a garantirsi una successione e quindi un futuro, tutto il tessuto sociale ne risentirebbe e si impoverirebbe.
È quindi intervenuto il dottor Andrea Biondi, direttore Confesercenti Grosseto, sottolineando l’importanza dei lavori artigianali che costituiscono ancora una ricchezza intellettuale ed economica che caratterizza il nostro tessuto sociale. Ha invitato i ragazzi a considerare, all’interno del panorama lavorativo, anche queste opportunità di cui l’area maremmana lamenta la cronica mancanza. A chiusura degli interventi ha preso la parola il presidente dell’Its di Colle Val d’Elsa, dottor Francesco Macrì che ha sottolineato che la mancanza di personale tecnico specializzato, lamentata dalle nostre industrie, ha raggiunto il carattere di emergenza. Gli Its Academy vogliono rappresentare una risposta a questo problema andando a coniugare le necessità aziendali con le aspirazioni dei giovani lavoratori. Il percorso biennale abbraccia tutti gli indirizzi tecnici ed è organizzato in modo da rispecchiare la specificità aziendale caratterizzante ogni singolo territorio. I ragazzi hanno partecipato attivamente alla discussione successiva alle presentazioni mostrandosi fortemente interessati agli argomenti trattati.
“Questa giornata sull’orientamento scolastico, patrocinata da Nuova Solmine, costituisce uno dei tasselli del programma di formazione per l’anno scolastico 2023/2024 – dicono dall’azienda -. Il percorso, programmato lo scorso anno tra i dirigenti scolastici e quelli aziendali, ha già visto l’effettuazione di due lezioni su argomenti specifici all’Istituto Lotti, direttamente in aula, al quale seguirà la prossima settimana l’ultimo approfondimento tecnico per poi concludersi il 20 marzo con la visita presso lo stabilimento delle classi 3° chimico e 3° geotecnico. Il programma formativo di Nuova Solmine, sulla scuole secondarie di secondo livello, si va ad integrare con quello concordato all’Isis di Follonica che prevede, in modalità Pcto, il coinvolgimento delle classi, dell’Istituto tecnico-economico, indirizzo Afm (Amministrazione, finanza, marketing) e del Liceo delle Scienze applicate, per stage mirati interni all’azienda nei settori di amministrazione e del laboratorio chimico”.