ISOLA DEL GIGLIO – L’Ufficio circondariale marittimo di Porto Santo Stefano ha emanato un’ordinanza con la quale sono state ridisciplinate le attività marittime e subacquee nella zona di mare dell’Isola del Giglio – compresa tra Cala Ficaiaccia e Punta del Lazzareto – luogo del naufragio della Costa Concordia avvenuto il 13 Gennaio 2012.
A conclusione, infatti, delle attività di recupero dei fondali e di ripristino delle biocenosi in tale specchio acqueo, l’osservatorio di monitoraggio dell’Isola del Giglio, l’Ispra e l’Arpat hanno richiesto alla locale Autorità marittima l’adozione di un provvedimento con cui regolamentare la fruizione dell’area, per i prossimi cinque anni, al fine di preservare le opere di ripristino ambientale eseguite e garantire la stabilizzazione degli habitat ricostituiti.
L’ufficio, sotto il coordinamento della Capitaneria di porto di Livorno, ha interessato la direzione generale patrimonio naturalistico e mare del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, per poi adottare un provvedimento che prevede misure di tutela di un ambiente fragile e in corso di recupero, ma contempla anche una graduale restituzione dello specchio acqueo alla fruizione collettiva.
L’area, infatti, era stata già interdetta nel 2019 e il nuovo provvedimento ridimensiona i divieti previsti consentendo, dal primo marzo, il transito e la balneazione – in quanto attività che non rappresentano elementi di rischio per i fondali marini – oltre che l’accesso agli enti scientifici per le attività di monitoraggio e ricerca, ma continuando a vietare l’ancoraggio, la pesca e le immersioni subacquee in quanto potenzialmente dannose per l’habitat marino.