GROSSETO – “Le opzioni che la Commissione europea vorrà attuare sono un timido passo in avanti rispetto alle richieste presentate da Confagricoltura”.
Attilio Tocchi e Paolo Rossi, rispettivamente presidente e direttore di Confagricoltura Grosseto, erano lunedì scorso a Bruxelles, a perorare le proposte che l’associazione del mondo agricolo ha presentato nel contesto del Consiglio Agricoltura della Unione Europea, tematiche emerse dalla assemblea provinciale straordinaria.
“Adesso – spiegano Tocchi e Rossi – ci aspettiamo la messa a punto di un calendario preciso per le decisioni da assumere ai fini di una reale semplificazione degli oneri burocratici della Pac, in linea con le richieste degli agricoltori”. Il pacchetto di proposte che ha raccolto Confagricoltura nella assemblea straordinaria puntano infatti alla semplificazione della Pac e a rilanciare la competitività del settore agricolo. Non a caso il consiglio dei ministri della Ue, ha insistito sulla necessità di una revisione, da avviare al più presto possibile, degli atti fondamentali della Pac e ribadito la propria determinazione e volontà politica di assicurare una risposta efficace alle preoccupazioni espresse dagli agricoltori. “In particolare – aggiungono – abbiamo rilevato che le critiche espresse dai ministri hanno riguardato, in particolare, due obblighi che da sempre contestiamo: la rotazione obbligatoria delle colture e la destinazione ai fini non produttivi dei terreni.”
Adesso la parola passa alla Commissione Ue che ha il potere d’iniziativa legislativa. Probabilmente già i prossimi 21 e 22 marzo, in occasione della riunione dei capi di Stato e di governo, potrebbe giungere l’esito della discussione ministeriale. “Naturalmente – continuano il presidente e il direttore di Confagricoltura Grosseto – l’auspicio è che dai leder dei 27 Paesi parta l’invito all’esecutivo di procedere velocemente nella direzione indicata dai ministri”.
Infine, un riferimento all’aumento delle importazioni dall’Ucraina che ha inciso sulla contrazione dei prezzi per i cerali e semi oleosi in Europa. “Abbiamo chiesto ai nostri europarlamentari – hanno spiegato il presidente e il direttore di Confagricoltura – a far blocco sulla posizione della Commissione Agricoltura praticando, se il caso, il ripristino dei dazi, nel caso del superamento della media delle importazioni dall’Ucraina nel biennio 2021-2022. Come associazione – chiosano Tocchi e Rossi – abbiamo invitato gli europarlamentari italiani a far blocco sulla posizione della Commissione Agricoltura, con il sostegno all’Ucraina. Oltre alla sospensione dei dazi si punta alla attivazione dei “corridoi di solidarietà” per sostenere le esportazioni agroalimentari di Kiev e lo studio di altre iniziative, come ad esempio l’acquisto di prodotti ucraini da parte della Ue per il successivo invio ai paesi meno avanzati dipendenti dalle importazioni per la copertura del fabbisogno alimentare interno. L’equilibrio sui mercati europei – concludono – va assolutamente ristabilito”.