GROSSETO – “Che non mi fraintendano i sindaci, non ho intenzione di fare proposte inaccettabili”.
Così esordisce, scherzando, il consigliere provinciale della Lega Salvini Premier Grosseto AndreaMaule ed espone quindi la sua idea, presentata all’ultima seduta di II Commissione: “Siamo tutti consapevoli che la nostra provincia, estesa e poco popolata, ha una rete stradale di 1.800 chilometri, assolutamente troppo vasta per le poche risorse economiche disponibili, quindi non è praticamente possibile effettuarne la dovuta manutenzione in modo tempestivo ed adeguato. Per questo ho suggerito di rivedere l’elenco delle strade provinciali e di istituire un tavolo con i comuni per proporre loro la riassegnazione di alcuni tratti che, Codice della Strada alla mano, non hanno le caratteristiche per essere definite strade provinciali”.
Maule spiega che “alcune di queste strade, pur essendo “minori”, hanno un grande interesse per i singoli comuni, per motivi turistici o di comunicazione. Per questo, ovviamente previa concertazione preliminare con gli enti interessati e su base prioritariamente volontaria, potrebbero essere riclassificate e gestite in modo più efficace dai comuni o dai consorzi, magari accedendo a finanziamenti privati, alle risorse dell’imposta di soggiorno o ad altri finanziamenti di cui la Provincia non dispone”.
“In questo modo si potrebbe ridurre l’ampiezza della rete provinciale e garantirne così una migliore manutenzione, consentendo nel contempo ai Comuni di migliorare la percorribilità e la sicurezza di quelle strade che ritengono strategiche per la comunicazione o per l’economia locale, a cominciare dal turismo”.
Andrea Maule conclude ricordando che questa proposta è il suo ultimo atto da consigliere provinciale. “Lascio l’incarico nella consapevolezza di averci messo tutto il mio impegno e le mie competenze. Ringrazio la Lega che mi ha dato fiducia e supporto ed auspico che verrà dopo di me prosegua il lavoro con altrettanto impegno e dedizione, confidando che, dalle prossime elezioni, emergano figure di adeguato spessore e che abbiano come unico scopo l’interesse comune dei cittadini”.