GROSSETO – Il Parco della Maremma ha formalmente richiesto la trasformazione dell’area contigua della golena dell’Ombrone in area protetta. Un progetto già approvato dalla Regione Toscana che coinvolgerà 1300 ettari.
Prima dell’approvazione definitiva, le prossime fasi saranno la predisposizione della variante e la presentazione delle osservazioni. Un’area di grande interesse ecologico e paesaggistico, situata in prossimità della città, fortemente vocata alla fruizione da parte di cittadine e cittadini per il tempo libero. Al momento, la zona è totalmente agricola e poco sfruttata, essendo già presente un vincolo a costruire. La proposta va in continuità con quanto richiesto dall’Europa sul fronte dell’ampliamento delle aree protette. Come prevedibile, però, il dibattito vede favorevoli e contrari scontrarsi sul fronte dell’opportunità di procedere in tale direzione. Legambiente, in linea con la decisione della Regione Toscana e la proposta del Parco della Maremma, si schiera dalla parte del sì.
“Ampliare l’area del Parco della Maremma – ha dichiarato Angelo Gentili, componente della segreteria nazionale di Legambiente – rappresenta un valore aggiunto per l’intero territorio e per la città di Grosseto. Oltre alla possibilità di salvaguardare flora e fauna che trovano casa in un fazzoletto di terra dall’elevato valore naturalistico, l’ampliamento permetterà alle aziende agrituristiche che sorgono al suo interno di poter contare su percorsi di promozione dedicati, ai prodotti dell’area di poter beneficiare del “Marchio Parco”, alle realtà di vedersi riconosciuti rapidi indennizzi dei danni. Per non parlare, poi, del maggiore controllo e del monitoraggio costante di cui l’area potrà beneficiare. È bene chiarire un aspetto: l’ampliamento non modificherà la normativa relativa alla conduzione agricola né quella per i Pampaa”.
“A cambiare, invece, sarà la possibilità di cacciare: la zona sarà interdetta all’attività venatoria – prosegue Gentili -. Inoltre, l’area sarà assoggettata al Piano Integrato del Parco invece che al Piano Operativo del Comune di Grosseto. Massima libertà, poi, di condurre i cani nelle zone destinate all’ampliamento e nessun costo da sostenere per frequentare i luoghi oggetto dell’intervento. Sgombrando il campo da inutili e tendenziosi fraintendimenti, per la nostra Maremma l’ampliamento del Parco non potrà che rappresentare un vero e proprio plus in termini di salvaguardia degli ecosistemi, di promozione del territorio e di sviluppo turistico in chiave sostenibile. L’auspicio è che l’iter possa procedere speditamente e che la comunità ne sposi pienamente gli intenti”.