ORBETELLO – Questo giovedì il consiglio comunale di Orbetello sarà chiamato a discutere ed approvare il bilancio preventivo, insieme al piano delle alienazioni.
«Sappiamo che l’amministrazione Casamenti vuole portare a casa l’alienazione dell’ex bagno Florida con le sue pertinenze, uno degli ultimi pezzi di patrimonio pubblico che si trovano lungo il tombolo della Giannella» afferma il gruppo consiliare Alternativa Orbetello.
«La richiesta che facciamo alla giunta e alla maggioranza è di fermarsi, per condividere con tutto il consiglio comunale un progetto che valorizzi in modo diverso quel compendio. Rinunciando alla vendita per avere un vantaggio immediato, costituito dall’introito, ma guardando alla possibilità di ampliare il tipo di offerta turistica del nostro territorio».
«Da questo punto di vista, l’ex bagno Florida – anche in virtù della sua posizione baricentrica rispetto a Monte Argentario, Orbetello, Manciano e Capalbio – potrebbe svolgere ruolo positivo di polo di attrazione per il cosiddetto “turismo accessibile”, che guarda alle persone con disabilità e con bisogni speciali (ad esempio gli over 65enni). Secondo le valutazioni più recenti di Eurostat solo in Europa sono 140 milioni le persone con disabilità e con bisogni speciali, 50 dei quali (il 38%) viaggiano oramai regolarmente per turismo» prosegue la nota dell’opposizione.
«Prendendo le mosse da questo dato di fatto, il Comune di Orbetello, invece di accontentarsi di un gruzzoletto di euro per l’alienazione di quel bene, che verrebbe certamente trasformato nell’ennesima struttura di lusso accessibile a pochi, potrebbe, per valorizzare l’ex bagno Florida, garantire servizi turistici di qualità a una fascia di viaggiatori in costante crescita. Che oltretutto ha il pregio di muoversi anche in periodi di bassa stagione e di fare vacanze mediamente di dieci giorni, rimanendo sul territorio per periodi più lunghi dei turisti tradizionali».
«Per ottenere questo risultato, basterebbe pubblicare un bando internazionale per assegnare l’area ha un soggetto misto, promosso da operatori turistici specializzati (di livello locale, nazionale o internazionale) e soggetti del terzo settore operanti sul nostro territorio, che sia in grado di offrire ai turisti servizi di qualità a prezzi accessibili. Andando oltre la cornice circoscritta al “vecchio” turismo sociale, per abbracciare l’idea più moderna e dinamica di “turismo accessibile”».
«Questa soluzione, non solo amplierebbe il ventaglio dell’offerta turistica nel nostro comprensorio, ma darebbe opportunità di lavoro a persone appartenenti a categorie tutelate e garantirebbe negli anni un canone certo al Comune – continua -. D’altra parte, sono oramai davvero tanti gli esempi di soggetti imprenditoriali misti che offrono ai consumatori servizi di qualità, intercettando una nuova sensibilità sempre più diffusa fra le persone, che guarda alla sostenibilità ambientale ed etica dell’offerta turistica. Questo tipo di soluzione, inoltre, potrebbe far crescere realtà specializzate nella fornitura di servizi per persone con bisogni speciali: trasporto sociale per persone dializzate, stomizzate o con disabilità, guide turistiche e ambientali formate sui bisogni delle persone non vedenti o sordomute, educatori per bambini con diverse forme di disabilità, accompagnatori competenti sui bisogni delle persone anziane, servizi per famiglie con bambini piccoli e così via».