GROSSETO – Nel corso dell’estate 2023 Isnart (Istituto nazionale ricerche turistiche) ha realizzato un’indagine finalizzata alla conoscenza della domanda turistica esistente in Toscana, tramite la somministrazione di interviste ai turisti che soggiornavano nella nostra regione.
Dall’analisi delle risposte è emersa una serie di interessanti informazioni che consentono di delineare una “profilazione” del turista, poiché fanno conoscere elementi quali: provenienza, età, reddito, permanenza, tipologia di struttura scelta, ma anche motivazioni e canali della scelta della destinazione, attività svolte, spesa sostenuta e, infine, giudizi sull’esperienza vissuta.
Il turismo a Grosseto e Livorno
I flussi turistici delle province di Livorno e Grosseto si concentrano nel periodo estivo e, ad una prima analisi, non paiono distinguibili l’uno dall’altro. Esistono in realtà delle differenze, talvolta marcate, che risultano importanti per porre in essere specifiche azioni di promozione turistica del territorio e nella predisposizione dell’accoglienza, tanto per fare due esempi.
Innanzitutto Livorno può vantare una maggior presenza di turisti stranieri rispetto a Grosseto, così come una maggiore presenza di giovani (spesso in coppia) e giovanissimi, con tutto quello che ne deriva in termini di capacità di spesa. Le famiglie, che restano una parte fondamentale della domanda, prediligono la Maremma soprattutto quelle con figli oltre i 6 anni.
Se la principale motivazione che ha spinto gli intervistati a visitare le coste livornesi è unica, mare e relax, Grosseto può invece contare anche sul turismo open air.
In ogni caso si riesce a fidelizzare una fetta importante della clientela: Grosseto presenta una quota di repeater pari al 23,4%, Livorno al 21,4%. Circa un quarto degli intervistati ha scelto per la prima volta la provincia di Livorno e meno di un quarto quella di Grosseto.
La permanenza media che si evince dall’indagine risulta superiore rispetto a quanto emerge dai dati sulle presenze “ufficiali”, probabilmente a causa di coloro che trascorrono la vacanza presso case o abitazioni private o in affitto (non rilevati dai dati ufficiali) e che costituiscono circa un terzo dei flussi totali. Tanto che i tre comparti alberghiero, extralberghiero e case (affitto o proprietà) concorrono a soddisfare quasi equamente la domanda turistica.
Il principale canale di comunicazione ad influenzare la scelta del soggiorno è costituito dalle informazioni presenti su internet, ma anche il “passaparola” è fondamentale e risulta molto più incisivo rispetto ad altri canali che contraddistinguono il settore, quali agenzie di viaggi e guide turistiche. Giudizi e recensioni (sentiment) sui vari aspetti della vacanza si trovano soprattutto online e concorrono anch’essi alla scelta della meta da parte del turista, alimentando così non solo i flussi a venire ma anche modificando la percezione della destinazione.
Il giudizio espresso sull’offerta turistica del territorio nel suo complesso vede un voto medio di 8,20 a Livorno e di 8,45 a Grosseto e solo quest’ultima si posiziona sopra la media regionale (8,32).
Infine, la spesa media dichiarata per l’alloggio supera di poco i 70 euro al giorno, con differenze minime tra i territori esaminati, mentre la spesa media giornaliera più bassa si rileva a Livorno con 63 euro a persona e la più alta a Grosseto con 78 euro, passando per i 70 euro della Toscana.
La relazione completa è scaricabile al link: https://www.lg.camcom.gov.it/servizi/informazione-economica-prezzi/studi-ricerche