GROSSETO – UilTucs Toscana non ha siglato l’accordo che Filcams Cgil e Fisascat Cisl hanno sottoscritto nei giorni scorsi con l’Istituto maremmano guardie giurate e la Rangers spa per il passaggio, a partire da marzo, di 27 impiegati da una società all’altra.
“Stanno cercando di fare passare la firma come un grande risultato negoziale. In realtà “i colleghi” hanno omesso un piccolo (grande) particolare – spiega Gennaro Cotugno, coordinatore regionale del settore vigilanza privata e servizi fiduciari di UilTucs Toscana – infatti l’articolo 47 della Legge 428 (e non la blanda negoziazione fatta da Fisascat e Filcams di Grosseto), prevede in questi casi il passaggio obbligatorio e diretto con, di conseguenza, il mantenimento del posto di lavoro di tutte le 27 guardie particolari giurate interessate dal passaggio e di quanto maturato negli anni dalle stesse. Filcams e Fisascat si sono però dimenticate di pubblicizzare e forse anche di spiegare alle guardie giurate, un altro particolare, certamente non insignificante: la legge dà alle lavoratrici ed ai lavoratori la possibilità di rivendicare, proprio in queste procedure, tutte le differenze retributive ed ogni altro mancato rispetto di quanto previsto dal contratto nazionale del settore. Una possibilità che Filcams e Fisascat di Grosseto hanno platealmente vanificato – rimarca Cotugno – consentendo alle società di far sottoscrivere, alle lavoratrici ed ai lavoratori, una conciliazione per liberare il cedente”.
“Il risultato importante, di cui si vantano le organizzazioni che hanno sottoscritto questo accordo miserabile – commenta il segretario generale di UilTucs Toscana, Marco Conficconi – di certo non lo è per le lavoratrici ed i lavoratori dell’Istituto Maremmano. Alle guardie giurate, oggetto del passaggio, sarebbe stato giusto e corretto dare la possibilità di poter rivendicare gli eventuali diritti non ottenuti nell’istituto di provenienza, anche in quello attuale. La UilTucs Toscana non svende i diritti. Questa è l’ennesima brutta immagine di scarsa serietà – conclude Conficconi – ma le guardie giurate di Grosseto devono sapere che possono rivolgersi nelle nostre sedi per continuare a rivendicare il danno economico subìto”.