PARCO DI MONTIONI – “Nei giorni scorsi abbiamo fatto uno dei soliti giri per le nostre campagne e macchie. Dal paese al territorio agroforestale sono poche centinaia di metri, cinque minuti in bici. Però stavolta, dopo diverso tempo, abbiamo fatto degli ‘stop’ per evidenziare con immagini e posizioni Gps gli abbandoni illegali di rifiuti di ogni genere ai bordi delle strade di campagna, nei campi e nella macchia”. A dichiararlo è l’associazione di tutela ambientale La Duna di Follonica.
“Tra territorio ‘normale’ e parco di Montioni, privato e pubblico, in poco più di un’ora abbiamo collezionato una serie di situazioni che sarebbero da eliminare – prosegue La Duna -. Dal frigo gettato a ridosso della vecchia Aurelia al cumulo di rifiuti da demolizione e trasloco vicino alla stazione dell’acquedotto, poco sopra al conferimento diffuso di ogni tipo di materiale vicino al podere abbandonato, dalla borsa piena di plastica abbandonata vicino ad un sottopasso ai due grossi abbandoni in un campo sopra la quattro corsie ai vecchi ‘resti di vita quotidiana’: una stufa, una tazza da wc, gomme ed altro buttati da anni tra strada sterrata e un fosso nel cuore del parco”.
“Ma non solo, anche a Montioni, nell’area delle terme della Baciocca, esiste da anni un luogo dove chi ci abitava semplicemente buttava tutto di sotto, nella macchia – prosegue l’associazione -. Alcune sono situazioni recenti, altre di mesi ed alcune di anni però danno tutte il senso di una inciviltà diffusa e di un controllo insufficiente del territorio. Qualche anno fa mettemmo una foto di una vecchia auto ridotta ad un cumulo di ruggine che si trovava ai limiti del parco e per scherzo scrivemmo che si trattava del ritrovamento della macchina di Kesserling bombardata e abbandonata nel 44. Non ci fu nemmeno tanta sorpresa”.