GROSSETO – Il consigliere del Movimento 5 stelle Giacomo Gori torna sul tema delle comunità energetiche rinnovabili, dopo l’approvazione del Consiglio comunale a gennaio 2023 della mozione da lui presentata.
“La mozione ha impegnato il sindaco e la Giunta comunale a pubblicare un avviso teso a raccogliere l’interesse a partecipare alla costituzione di comunità energetiche rinnovabili – spiega Gori -. A distanza di poco più di un anno dall’approvazione della mozione, la giunta ha approvato la delibera n. 20 del 18 gennaio 2024 con la quale dà mandato agli uffici di procedere con la pubblicazione dell’avviso”.
“Perché è importante questa iniziativa? Perché, se correttamente pubblicizzata, raccoglierà tutti i nominativi di cittadini, imprese, associazioni, enti e qualsiasi altra organizzazione interessata a partecipare alla nascita delle comunità energetiche, nonché i relativi punti di connessione alla rete elettrica, ed altri dati funzionali alla costituzione delle stesse – prosegue Gori -. Fin qui, tutto bene, ma attenzione a non vanificare tutto. Per far sì che questa iniziativa non resti confinata nell’alveo delle buone intenzioni, riteniamo di fondamentale importanza che la società civile si attivi quanto prima attraverso un’iniziativa che consenta l’aggregazione di più soggetti e figure professionali in grado di gestire e coordinare il lavoro per la riuscita del progetto”.
“Ci sentiamo in dovere, pertanto, di lanciare un appello a tutti – afferma il capogruppo dei 5 stelle -, con il quale auspichiamo la nascita di un soggetto giuridico provinciale, ad esempio un’associazione, che aggreghi il maggior numero di soggetti, pubblici o privati che siano, interessati alla nascita delle comunità energetiche. Un soggetto in grado di intercettare donazioni e finanziamenti da parte degli istituti bancari a cui stanno a cuore gli interessi del territorio, nonché i contributi e finanziamenti europei e nazionali. Un soggetto che aggreghi anche specifiche professionalità come i tecnici, gli installatori, esperti in amministrazione e finanza, professionalità nel campo della comunicazione”.
“Ma soprattutto un soggetto che metta insieme le tre figure principali di una comunità energetica: il produttore, il consumatore ed il prosumer (produttore e consumatore); tutti uniti e sostenitori dei grandissimi vantaggi di partecipare ad una comunità energetica – va avanti Gori – Vantaggi economici, con gli incentivi sull’autoconsumo (0,12 euro/kWh); il guadagno sull’energia prodotta; l’autonomia energetica; la restituzione dei costi non sostenuti per la gestione del sistema elettrico (0,09 euro/kWh). Vantaggi ambientali, con la riduzione delle emisisoni di CO2 e di altri gas climalteranti; l’efficientamento energetico; l’energia pulita che altera in minima parte l’ecosistema; lo sviluppo e l’innovazione sostenibile. Vantaggi di natura sociale, come il contrasto alla povertà energetica, lo sviluppo sociale, il senso di comunità, il consumo consapevole”.
“È evidente che stiamo parlando di un sistema virtuoso che si pone in netto contrasto con quello delle grandi aziende energetiche ed i loro modelli di sviluppo che guardano alle comunità energetiche come modelli di produzione dell’energia da vendere nei grandi mercati, infischiandosene dell’incentivo legato al concetto di condivisione dell’energia, tema portante, invece, delle comunità energetiche – conclude Gori -. Ciò che proponiamo alla cittadinanza è concretamente fattibile. Basta vedere quello che, un gruppo di cittadini, sono riusciti a realizzare in provincia di Siena. Il 26 settembre del 2023 è nata l’associazione “Comunità energetica Sienaenergie” (www.sienaenergie.it) ed ha già ottenuto importanti risultati. Prendiamo spunto dagli amici senesi, restiamo uniti e non perdiamo il treno della democrazia energetica”.