Negli ultimi anni le modalità di svolgimento dei test d’ingresso alla facoltà universitaria di Medicina sono cambiate più volte. Di seguito le reazioni degli studenti alle modalità di ammissione decise nel 2023 e le alternative per chi non ha superato (o non vuole affrontare) la prova.
Prove d’ingresso per la facoltà di Medicina: la survey Alpha Test
Il Test di Medicina 2023, denominato TOLC MED, ha avuto la sua prima sessione dal 13 al 22 aprile dello scorso anno. Alpha Test, un’organizzazione con 35 anni di esperienza nella preparazione degli studenti per l’accesso all’università, ha condotto un’indagine su 1.054 studenti che si sono preparati per la prova. I risultati dell’indagine hanno mostrato che il 94% degli intervistati ha preso parte al test durante la prima sessione di aprile. La novità più apprezzata, segnalata dal 71% degli aspiranti medici, è la possibilità di ripetere il test.
Il 60% di coloro che hanno già affrontato il vecchio test lo ha ritenuto più difficile. Le preoccupazioni principali hanno riguardato la potenziale maggiore concorrenza dovuta all’apertura del concorso anche agli studenti di quarta superiore e la suddivisione delle materie in blocchi con un tempo di risposta predefinito. La survey ha rivelato inoltre che la metà degli intervistati ha avuto dubbi sulla graduatoria nazionale e un terzo non ha compreso completamente il calcolo del punteggio equalizzato nel nuovo test.
In Italia, non a caso, il test di ammissione alla facoltà universitaria di Medicina è tradizionalmente vissuto con alto livello di ansia da parte degli studenti. Questa ansia è alimentata dalla forte competizione per un numero limitato di posti disponibili, e dalla consapevolezza che il superamento del test è cruciale per l’accesso al percorso accademico desiderato. La pressione è ulteriormente accentuata dalla reputazione della facoltà di Medicina come una delle più competitive e ambite, con un curriculum di studio impegnativo e un futuro professionale spesso considerato prestigioso.
Le alternative alla facoltà di Medicina
A causa dei vari problemi visti finora, dunque, molti giovani, quindi, rinunciano in partenza al percorso di studi in Medicina. Per non perdere tempo, ripiegano sull’iscrizione ai corsi di laurea senza test di ingresso, consultabili su https://www.ateneionline.it/orientamento-online/facolta-a-numero-aperto-universita-senza-test/, di solito afferenti al ramo scientifico. Un’alternativa a Medicina è per esempio l’indirizzo di Scienze Biologiche, accessibile anche online per l’assenza dell’obbligo di frequenza alle lezioni e di partecipazione a eventuali laboratori.
Dopo il terzo anno e raggiunti almeno i 25 CFU con esami convalidabili alla facoltà di Medicina, si può fare il passaggio diretto senza affrontare prove preliminari. Tali requisiti, infatti, attestano l’idoneità dello studente alle professioni nel ramo sanitario. Tuttavia, non è escluso che le regole possano cambiare ancora e, in futuro, si eliminino le prove d’ingresso.
Tra le alternative alla facoltà di Medicina che non richiedono un test di ammissione ci sono anche Chimica e Scienze della Nutrizione. Queste e le altre alternative offrono opportunità di studio e carriera in settori correlati alla salute, senza la necessità di superare il test di ammissione. Consentono agli studenti di perseguire le proprie passioni e contribuire al campo della salute in modo significativo, offrendo un ampio spettro di specializzazioni e prospettive di carriera.