GROSSETO – Cambia pesantemente l’assetto del consiglio comunale e della giunta di centrodestra a Grosseto. Tre consiglieri comunale e un assessore lasciano il gruppo della Lega e confluiscono nel gruppo misto di maggioranza. I consiglieri sono Alessandro Bragaglia, Alfiero Pieraccini, Ludovico Baldi, l’assessore è Angela Amante che nella giunta di Vivarelli Colonna ha la delega alla pubblica istruzione (nella foto i due consiglieri e l’assessore in presenza e il terzo consigliere collegato in streaming dall’estero).
Un terremoto che per il momento non mina il Governo di Antonfracesco Vivarelli Colonna, ma che cambia molto i rapporti di forza all’interno della maggioranza.
«Usciamo dal gruppo Lega Salvini Premier – ha detto Bragaglia – entreremo nel gruppo misto e poi daremo vita ad un’associazione politica che avrà valenza comunale, provinciale e regionale».
Il terremoto in Lega non riguarda soltanto Grosseto, ma è una condizione che sta interessando diversi territori e che da tempo ha assunto un carattere regionale. La “pietra dello scandalo” è stata lanciata dopo il congresso che ha eletto l’attuale segretario regionale Luca Baroncinni. Attualmente sono quattro le province commissariate: oltre a Grosseto ci sono anche Siena, Pisa e Livorno.
A livello comunale il motivo che ha portato alla fuoriuscita dei consiglieri e dell’assessore dalla Lega riguarda soprattutto il rapporto tra tra consiglio e giunta. A finire sul banco degli imputati sono i due assessori Riccardo Megale e Sara Minozzi. «Non ci riconosciamo nelle politiche del sociale e della sicurezza portate avanti dagli assessori della Lega» hanno detto i quattro fuoriusciti. «Gli assessori è da molto tempo che non si interfacciano con noi» hanno aggiunto «e per questo lasciamo la Lega, ormai la frattura è insanabile».
Un’onda lunga che potrebbe travolgere anche altri comuni della provincia di Grosseto. «A breve – ha detto Bragaglia – ci potrebbero essere episodi simili in altri comuni, con consigliere eletti nelle lista della Lega che lasciano il Carroccio».
Insomma la situazione è piuttosto seria tanto che stamattina, alla conferenza stampa dei “fuoriusciti” erano presenti diversi militanti “ormai ex leghisti” e due esponenti “top di gamma”. Stiamo parlando dell’ex segretario provinciale Claudio Pacella che dovrebbe assumere un ruolo di coordinamento nel tavolo politico del centrodestra per questa nuova aggregazione, e Andrea Ulmi che per il momento resta nel gruppo regionale della Lega, ma che oltre a sostenere questa iniziativa ha anche criticato la gestione del partito a livello regionale e nei territori oltre che inviare un’aspra critica alle politiche nazionali e al segretario Matteo Salvini.
«Per il momento – ha spiegato Bragaglia – non entriamo in nessun’altra forza politica. Confermiamo la nostra fiducia a Vivarelli Colonna e siamo pronti ad incidere nella politica della città migliorandola». Intanto, questa mattina, subito dopo la conferenza stampa, si è tenuto il primo tavolo politico della nuova maggioranza. A questo punto il centrodestra è composta da: Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Lista Vivarelli Colonna, Nuovo Millennio e il neonato gruppo ex Lega.
Questo scossa piuttosto decisa potrebbe portare in futuro anche ad un rimpasto di giunta. Il sindaco si troverà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi al centro di diverse battaglie. Una di queste sarà quella contro i due assessori Megale e Minozzi da parte di una fronda non più trascurabile della sua stessa coalizione. Il rimpasto potrebbe anche verificarsi con una nuova distribuzione delle deleghe, mantenendo inalterate le persone.
Il primo effetto politico a livello di centrodestra riguarda il primo appuntamento vero, quello delle elezioni provinciali. I tre consiglieri di Grosseto chiederanno un loro rappresentante come candidato all’interno della lista di centrodestra.