GROSSETO – “Al sindaco Vivarelli Colonna non manca certo l’ironia e lo spirito goliardico. D’accordo che siamo a Carnevale, ma lo vediamo bene travestito da Cavaliere dell’Apocalisse, in particolar modo il terzo cavaliere, quello col cavallo nero, considerato il simbolo di una grande carestia, a seguito, in questo caso particolare, della guerra intestina nella sua maggioranza”.
Così Azione Grosseto attacca il sindaco, dopo il terremoto nel centrodestra grossetano in seguito alla fuoriuscita di tre consiglieri e di un assessore dalla Lega.
“Sentirgli affermare sulla stampa, con puntuale prontezza che ‘la maggioranza sarà ancor più granitica’ ci fa pensare al timore non celato abilmente, di non riuscire a portare a termine una legislatura oramai logora e di fatto in crisi irreversibile – prosegue Azione -. Mai si è vista una Giunta sostenuta da tanti iscritti al gruppo misto, in quella che ad oggi possiamo definire di fatto una ‘non-maggioranza’. Noi di Azione vorremmo suggerire al sindaco un vero atto di onestà e dignità politica; dimettersi! Così come altri prima di lui hanno avuto la lungimiranza di fare”.
“Non si capisce infatti come Vivarelli Colonna possa giustificare il fatto che una forte componente della sua maggioranza, nello specifico la Lega, possa sfiduciare dei componenti della Giunta di loro espressione mettendo lo stesso sindaco con le spalle al muro, la cui responsabilità è proprio quella di rinvenirne la legittimità politica – prosegue il partito -. Una domanda, sindaco Vivarelli Colonna, Azione Grosseto le pone nella speranza di una risposta: chi decide le politiche dell’amministrazione comunale? Rimaniamo basiti a sentire i consiglieri della Lega denunciare che ogni assessore agisce in autonomia e totale anarchia”.
“Ignorare i fatti e non trarne le ovvie conseguenze è sinonimo di inadeguatezza del sindaco stesso – conclude Azione -, che a cavallo del proprio destriero rischia davvero di rimanerci poco, nonostante la sua strenua volontà di rimanere in sella, a briglie letteralmente sciolte in un galoppo senza freni che rischia solo di danneggiare, incolpevolmente ed immeritevolmente, tutta la cittadinanza di Grosseto”.