OREBETELLO – «La delibera approvata in giunta rimane dov’è, su questo non c’è alcun dubbio e dopo questo intervento ritengo la questione chiusa dato che grazie dall’opposizione il messaggio è passato forte e chiaro e nessuno potrà dire non sapevo, non avevo capito».
A replicare alle polemiche dopo la delibera “anti-diffamazione” della giunta orbetellana, è il sindaco Andrea Casamenti.
«Veniamo ai fatti – dice -. Il diritto di critica anche aspro non è in discussione e ci mancherebbe, ognuno può criticare quanto vuole e su cosa vuole. Quì si parla di altro. Si parla di offese per anni agli amministratori nell’esercizio delle loro funzioni da parte di una microscopica minoranza che ha deciso di andare oltre la normale critica. Si parla di attribuzione di fatti non veri con commenti denigratori che creano una storia inesistente. Questi atteggiamenti, a centinaia, ripeto da una minuscola parte, che abbiamo accettato e tollerato per anni non è più tollerabile anche perché altri stessi cittadini si sono ribellati a questo modo ingiurioso di scrivere rispondendo a tono ad altri cittadini. Quindi bene la critica, bene la critica forte ma stop a diffamazione e offese».
«Non ci saranno né avvisi preventivi né tolleranza per questi atteggiamenti e chi sfocerà nella diffamazione dell’amministrazione comunale sarà immediatamente denunciato con richiesta danni. Molto semplice. Per quanto riguarda Aldi mi meraviglia che proprio lui parli di miei post passati dato che lui ha fatto della battaglia politica una battaglia alla figura dell’assessore Berardi con post denigratori e poi giù via una sequela di offese da parte di cittadini con post sotto il suo pubblicato. Ne abbiamo contati a decine. Io stesso ho risposto male ad Aldi proprio perché in un certo momento appariva malato di polemica e fa sorridere che abbia pubblicato fuori contesto quei post. Forse avrebbe dovuto pubblicare pure quello che scriveva lui e il motivo per cui aveva sollevato quelle risposte».
«Concludendo, chi rimarrà nella normale critica anche dura non avrà nessun problema. La quasi totalità di cittadini non interviene sui social e di questa storia interessa zero, la stragrande maggioranza dei cittadini di quella piccola parte che interviene, interviene in modo educato criticando anche forte e va bene così dato che siamo ben consapevoli del consenso positivo di cui godiamo; non ci preoccupiamo delle critiche e ci mancherebbe. Ma quella minuscola parte di cittadini di quella piccola parte di cittadini che interviene sui social dovrá d’ora in avanti fare attenzione a non sfociare in diffamazione e ingiurie sull’attività amministrativa come avvenuto spesso nel passato e sempre tollerato».