GROSSETO – Domani sabato 10 febbraio alle ore 11:00, presso il monumento del Milite Ignoto sul bastione della Rimembranza sulle Mura Medicee di Grosseto, sarà tenuta la commemorazione da parte di Fratelli d’Italia aperta a tutta la cittadinanza. A seguire, una delegazione di FDI si recherà in piazza Galeazzi davanti alla chiesa del Sacro Cuore per una visita alla panchina dedicata a Norma Cossetto, per rendere omaggio a questa giovane vittima simbolo delle Foibe.
“Ricorrono quest’anno i vent’anni, da quando nella primavera dell’anno 2004, grazie alle molteplici iniziative parlamentari tra le quali spiccava anche il nome dell’attuale presidente del Senato Ignazio La Russa, veniva varata l’entrata in vigore la legge n. 92/04, istituita per commemorare il “Giorno del Ricordo”. Una data quella del 10 Febbraio, nella quale in memoria dei tanti cittadini italiani, esuli dalmato-giuliano-istriano, vittime delle Foibe, gettati molte volte ancora vivi nelle buche naturali del Carso e lasciati morire tra mille sofferenze, prima di aver subito stupri, sevizie e abusi sessuali e ignobili torture, da parte del regime comunista Jugoslavo del Tito. Tragici eventi, dove donne, uomini, ragazzi e ragazze, che per la sola colpa di essere cittadini italiani, furono oggetto di tutte queste brutalità e poi gettati ancora vivi nelle profonde fosse carsiche senza via di scampo: le Foibe” dicono commentano i parlamentari di Fratelli d’Italia Fabrizio Rossi e Simona Petrucci, il coordinatore provinciale Luca Minucci e il presidente provinciale di Gioventù Nazionale, Lorenzo Lauretano.
“Domattina sabato 10 febbraio vogliamo ricordare, – proseguono, – uomini e donne, esseri umani del così detto “fonte orientale” vittime della ferocia perpetrata da parte dei comunisti titini, mentre altri invece si “salvarono”, ma furono costretti a fuggire e lasciare tutto ciò che avevano in quei territori, per il solo fatto di essere italiani, nati e vissuti in quei luoghi”.
“Il Giorno del Ricordo – commentano, – deve essere per tutti gli italiani e non solo un forte momento di profonda riflessione che deve abbracciare tutte le menti e i nostri cuori. Finalmente, dopo tantissimi anni velati da una sorta di “negazionismo” storico e non solo, dal 2004 si ricordano anche questi cittadini italiani che morirono per mano comunista o furono costretti a lasciare le loro terre d’origine”.
“Oggi, il “Giorno del Ricordo”, deve essere un momento dove tutti noi siamo chiamati a riflettere e condannare qualsiasi forma di violenza da parte di chiunque contro esseri umani, un momento di rispetto verso le tante famiglie italiane vittime di questo triste e doloroso ricordo ancora portano nel cuore”, termina la nota.