FOLLONICA – «Sono ormai due settimane che mi impediscono di aprire il banco. Non so più cosa fare». Questa la protesta di Andrea Orto, uno dei venditori di prodotti alimentari del mercato del venerdì al Parco centrale di Follonica.
In particolare Andrea fa parte della categoria degli spuntisti, ovvero quei commercianti che, pur avendo l’autorizzazione, non possiedono la concessione ad occupare suolo pubblico, ma solitamente ottengono una concessione giornaliera e si posizionano negli spazi non occupati da altri il giorno del mercato.
«Da venerdì 2 febbraio i vigili mi impediscono di lavorare, come ho sempre fatto – prosegue il venditore -. Anche oggi sono dovuto tornare a casa. C’è sempre più spazio, il mercato si svuota sempre di più purtroppo: è un controsenso. Ho parlato con l’assessore al Commercio, Alessandro Ricciuti, e mi ha detto che il regolamento è cambiato e non posso più mettermi in uno spazio vuoto del settore non alimentare».
Ad aver modificato il regolamento è infatti la delibera comunale del 26 gennaio, per la quale in caso di mancanza di soggetti con stesse tipologie di vendita non è più possibile “procedere all’assegnazione della concessione, per quel solo giorno, agli operatori aventi diritto a partecipare alla spunta indipendentemente dal settore merceologico autorizzato”.
«Stessa situazione al Carnevale – continua il venditore -. Quest’anno non posso più vendere formaggi e prodotti alimentari in piazza 25 aprile la domenica. È un periodo difficile per tutti e queste limitazioni non hanno davvero senso».
«Mi hanno detto di partecipare al bando per l’assegnazione della concessione, ma non ci sono bandi al momento. Ho una famiglia e non so come andare avanti – conclude -. Io sono il primo, ma toccherà anche ad altri. L’unica soluzione è andarsene da Follonica e lavorare altrove. Un peccato, perché il mercato avrebbe bisogno di essere rivitalizzato, non di ricevere il colpo di grazia».