ORBETELLO – “Finalmente il Comune di Orbetello ha aggiustato il tiro sul servizio del trasporto pubblico all’interno dell’abitato di Orbetello. Dopo varie vicissitudini e le molteplici segnalazioni del gruppo consiliare, che ha raccolto le lamentele della cittadinanza, l’amministrazione ha capito che il servizio offerto andava rivisto”.
A dirlo il gruppo consiliare Alternativa Orbetello in una nota.
“All’inizio limitato genericamente ai sessantacinquenni, in seguito si è deciso che può essere utilizzato dai sessantacinquenni residenti nel Comune di Orbetello. Infine per il servizio si è pensato ai soggetti portatori di handicap. Lasciando fuori una forte criticità: spesso un portatore di handicap motorio ha necessità di un accompagnatore. Tale accompagnatore può non avere 65 anni, un nipote o una badante potrebbero essere esclusi, così come non essere residente nel Comune di Orbetello. Il portatore di handicap sale gratis, l’accompagnatore resta a piedi”.
“Questo servizio mantiene molte criticità, perciò il gruppo Alternativa chiede che venga cambiata la determina, che si aggiunga al residente disabile l’accompagnatore. Di nuovo gruppo Alternativa fa notare che questo servizio sembra considerare i cittadini come “figli e figliastri”. Perché non ampliare il servizio ad Albinia, Talamone e Fonteblanda? Con qualche migliaio di euro in più si sarebbe potuto garantire un servizio urbano decente, soprattutto per un servizio verso l’ospedale ma anche verso il cimitero. Si sarebbe potuto bandire una gara per il trasporto collettivo generale, per tutti i residenti nel Comune di Orbetello, a prescindere dall’età. Gruppo Alternativa invita l’amministrazione a rivedere la gara e l’affidamento, per farsi carico di una progettualità, per il prossimo anno che comprenda l’istituzione di un servizio di trasporto pubblico locale urbano, che venga utilizzato da tutti i cittadini, compresi quelli residenti nelle frazioni. Il comune dovrebbe evitare di porsi come matrigna, i trasporti sono un diritto per tutti i cittadini”.
“Chi abita ad Albinia non può essere considerato cittadino di serie B rispetto a un orbetellano, ha diritto agli stessi servizi. Perché in realtà il servizio è finanziato con soldi pubblici, con le tasse che il comune riscuote da chi abita a Talamone, Fonteblanda, Albinia e nelle zone della campagna, così trascurate: gli abitanti del Guinzone o di Polverosa potrebbero finalmente smettere di essere accompagnate al cimitero o all’ospedale. Se analizziamo il servizio di trasporto ultra 65 enni effettuato lo scorso anno, da dichiarazioni del sindaco e da quanto risulta dalla pagina web del Comune, risulterebbe che il servizio ha interessato circa 200 utenti, in realtà non sappiamo quanti utenti ne abbiano usufruito. Ammettiamo pure che i 200 utenti interessati siano anche i fruitori dello stesso servizio; sapendo che il servizio veniva effettuato per 250 giorni all’anno, ne deriva che gli utenti trasportati sono stati inferiori a 1 al giorno e addirittura 0,11 utenti di media a corsa (1750 corse annue)”.
“Vorremmo ricordare al sindaco e alla sua giunta che il costo per utente è stato di 300 € con la gara realizzata. Quasi paradossalmente, ci avremmo pagato il servizio di un taxi a persona. Siamo convinti che quando si spendono soldi pubblici, giusto per dare risposte elettorali, non funziona. Ribadiamo che con un buon progetto di rete e qualche euro in più il Comune avrebbe potuto offrire un servizio migliore, a offerta indifferenziata, rivolto a tutto il territorio comunale. Per l’ennesima volta, visto che non è uno scandalo correggere il tiro, auspichiamo che si ascoltino le proposte avanzate, abbandonando quell’atteggiamento distratto e occupato a dare risposte alla pancia degli elettori: ci vuole un progetto per tutti i cittadini”.