GROSSETO – “Non possiamo non essere a fianco e non condividere il malessere degli agricoltori che oggi portano i loro trattori in piazza e questo perché sono sostanzialmente le stesse rivendicazioni che da sempre la Confederazione provinciale sostiene”. Così Cia Grosseto in merito al disagio del mondo agricolo che si è trasformato in una grande manifestazione che sta riempiendo le strade del Paese.
“È importante ricordare – affermano i dirigenti provinciali – che, negli anni, Cia Grosseto si è attivata per far sentire la voce del mondo agricolo e ribadire con forza l’essenzialità del riconoscimento di una giusta ed equa remunerazione per poter continuare a lavorare. Con tali premesse, abbiamo organizzato manifestazioni in Toscana e una manifestazione nazionale a Roma lo scorso 26 ottobre; abbiamo promosso convegni, tavoli di incontro con le istituzioni e la politica, a vari livelli, per chiedere ascolto”.
“Inoltre, abbiamo dato vita a numerosi momenti di confronto con gli associati su questioni cruciali per il settore come, per esempio, quelli organizzati dai nostri tecnici per spiegare la complessità della nuova Pac e, preso atto delle complessità, abbiamo prontamente sollevato richieste di modifiche per affrontare alcuni dei suoi aspetti – prosegue Cia -. Abbiamo sottolineato la necessità di interventi urgenti contro i danni da fauna selvatica, per il caro gasolio, per arginare la crisi climatica; abbiamo invocato la semplificazione di una burocrazia sempre più ostile e la revisione dell’Irpef e non abbiamo mancato di affrontare le incongruenze causate da una politica europea lontana dalle nostre istanze. Soprattutto siamo stati l’associazione di categoria che ha sempre teso una mano alle altre due, chiedendo unità nel rivendicare temi che attanagliano, indistintamente, tutti coloro che lavorano nel settore primario”.
“Oggi constatiamo che, nonostante i nostri sforzi, che siamo pronti a riconoscere possano essere migliorati, il nostro impegno non è stato recepito né dalle istituzioni, né dalla politica, e forse nemmeno da alcuni dei nostri associati – continua Cia -. Questa situazione ha offuscato e messo in dubbio la nostra capacità di rappresentanza, con l’evidente conseguenza che alcuni hanno scelto di metterci da parte.
Noi al contrario, torniamo a sottolineare l’importanza cruciale dei corpi intermedi e il loro ruolo fondamentale per ottenere risposte concrete e a lungo termine che non siano slogan di facciata o proclami elettorali”.
“Per questo, anche in questa difficile circostanza, siamo pronti a sostenere e a essere a fianco di coloro che manifestano legittime rivendicazioni agricole e, come sempre abbiamo fatto cercheremo, nel rispetto della nostra natura sindacale, l’unità anche con chi si proclama portatore unico delle istanze agricole.
Siamo disponibili – concludono da Cia Grosseto – a rappresentare le richieste degli imprenditori agricoli in ogni occasione possibile, a partire dai tavoli politici, a condizione che le attuali rivendicazioni nelle piazze non siano strumentalizzate a fini politici, da cui vogliamo mantenere una chiara distanza”.