GROSSETO – “Dare la colpa al governo italiano e al Ministro Lollobrigida, come vorrebbe far credere il deputato Dem Marco Simiani, che l’agricoltura italiana sarebbe in ginocchio, è pura demagogia e mistificazione della realtà, quando tutti gli agricoltori che stanno scendendo in piazza sono apertamente ostili alle politiche comunitarie e non a quelle del governo Meloni”. Così afferma in una nota Fabrizio Rossi, deputato e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, componente Commissione ambiente della Camera dei Deputati.
“Il governo Meloni – commenta il deputato di Fdi – da quando è nato, si è battuto in Europa a difesa dell’agricoltura e del Made in Italy, contro l’approccio ideologico alla transizione verde, che non tenga conto del tessuto sociale ed economico e dei singoli contesti nazionali. Purtroppo, le politiche dell’Ue, avallate dai governi italiani che ci hanno preceduto, sempre a guida Pd, e in Europa, sono state semplicemente folli, con scelte tese a diminuire la produzione e le terre coltivate in cambio di sussidi sempre più bassi, spesso utilizzando la sostenibilità ambientale come una clava”.
“L’Italia – prosegue Rossi – è diventata il punto di riferimento in Europa per gli Stati che condividono l’obiettivo per riportare l’agricoltura al centro dell’interesse della politica. L’Italia è la prima nazione al mondo che ha vietato la carne sintetica proteggendo sia i cittadini europei che gli agricoltori e convincendo la stragrande maggioranza degli Stati Ue a sostenere questa posizione”.
“Infine, riguardo all’esenzione Irpef, al contrario di quello che vorrebbe far credere Simiani, il governo ha deciso di non prorogare l’esenzione sui redditi agrari per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali, istituita in via temporanea dal governo Renzi con la legge di bilancio del 2016 – conclude Rossi -. Questo perché è stato constatato che la misura è andata soprattutto a beneficio di chi ne aveva meno bisogno, e cioè imprese con grande estensione di terreno e redditi elevati. Le piccole imprese con terreni di estensione ridotta e reddito basso non hanno quasi mai beneficiato di questa esenzione per effetto delle deduzioni e delle detrazioni di imposta. Anche su questo, il Pd dimostra di vivere in un mondo tutto suo, lontano anni luce dalla realtà”.