GROSSETO – Ricavi scarsi e costi in aumento, anche quelli indiretti delle utenze. Queste le problematiche che sono emerse dal sondaggio condotto da Confesercenti tra gli esercenti. Problematiche che accomunano commercio e turismo. Ma gli esercenti non sono gente da attendere mani in mano. Anzi. Sono i primi a proporre strategie. Programmano di maggior puntare ad una maggiore promozione della loro proposta al mercato, e per il nuovo anno pensano ad un ampliamento dell’offerta dei prodotti e servizi per stimolare la crescita dei ricavi e la fidelizzazione della clientela andando al contempo verso scelte gestionali per la riduzione dei costi d’impresa.
Le imprese intervistate in generale si dividono a metà nell’esprimere soddisfazione ed insoddisfazione rispetto ai ricavi, mentre solo il 15% del campione dichiara ‘soddisfacente’ il livello di controllo e gestione dei costi diretti ed indiretti d’impresa (il 46% è poco soddisfatto, ed il 39% è per nulla soddisfatto).
Per quanto riguarda il reperimento del personale dipendente il 31% preferisce non rispondere, ma solo il 17% si dichiara soddisfatto; pertanto, il restante 52% si divide fra poco e per nulla soddisfatto.
Con un focus sul commercio (in sede fissa o ambulante) si registra una maggiore insoddisfazione nei ricavi, pari al 68%, ed anche sui costi: circa il 90% degli intervistati risponde di essere poco o per nulla soddisfatto. Poco meglio i pubblici esercizi.
Secondo chi ha partecipato al sondaggio una delle principali preoccupazioni per l’anno appena iniziato riguarda i costi energetici. Seguita dall’aumento della concorrenza (fisica ed online), e dalla riduzione dei ricavi: in particolare il 69% degli imprenditori si dichiara preoccupato o molto preoccupato per la riduzione dei margini di guadagno.
Tre le ricette sulle quali punteranno gli imprenditori del commercio, turismo e servizi per affrontare il nuovo anno, attività di promozione per una maggiore capacità di attrazione (60%), ampliamento dell’offerta dei prodotti e servizi per stimolare la crescita dei ricavi e/o la fidelizzazione della clientela (60%), affrontare scelte organizzative e gestionali per la riduzione dei costi d’impresa diretti ed indiretti (55%). Chi risponde sottolinea anche l’esigenza di un più semplice accesso al credito, esternalizzazione di servizi finora gestiti internamente, oltre fare rete con colleghi ed istituzioni.
Nell’opinione degli esercenti le associazioni di categoria svolgono un ruolo strategico nella crisi del settore, ed a tali soggetti viene demandato il compito di strutturare l’attività di rete con colleghi ed istituzioni, che non viene interpretata come una strategia spettante alla singola impresa. Quello che rammarica è che gli imprenditori del commercio, turismo e servizi, ripongano in generale scarsa fiducia nei confronti della politica locale in questa delicata fase economica attuale. Da 0 a 100 il livello di fiducia degli imprenditori maremmani si attesta ad una media poco al di sotto del 20.
Si segnala un indice di fiducia differenziato a seconda delle zone: Zona Nord 23 su 100, Grosseto 21 su 100 Zona Sud 15 su 100.
«Confesercenti Grosseto ha strutturato questo sondaggio online per tastare il polso delle imprese, per comprendere al meglio il livello di soddisfazione o insoddisfazione rispetto ai risultati dell’anno appena concluso e le preoccupazioni, oltre gli obiettivi, nell’affrontare l’anno appena iniziato» le parole del direttore provinciale dell’associazione di categoria Andrea Biondi.
«Per sostenere le imprese associate, oltre l’intero comparto del commercio, turismo e servizi, del quale siamo rappresentativi, abbiamo avviato la definizione di azioni concrete per il controllo dei costi energetici, supportare la ricerca e formazione di personale delle imprese, e stimolare la capacità di fare rete fra istituzioni e tessuto produttivo. Le nostre sedi di Grosseto, Follonica ed Orbetello sono a disposizione delle aziende per dare le informazioni necessarie sulle prossime nostre iniziative, che qualsiasi impresa potrà conoscere attraverso i nostri mezzi di comunicazione esterna».